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Calendario eventi

< 2020 >
Agosto 26 - Agosto 29
  • 26
    26.Agosto.Mercoledì

    Mostra "Herbarium vagans"

    08:00 -23:00
    26-08-2020

    Herbarium vagans: disegni itineranti tra botanica e arte a Santa Maria Maggiore.
    Open-air, nel centro storico, da sabato 1 a domenica 30 agosto.

    Herbarium vagans è il primo appuntamento espositivo all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta. Le attività del primo anno di “Di-Se” hanno come focus proprio le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi.

    Dall’1 al 30 agosto la mostra inaugura nella punta più a nord del Piemonte, nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo (con la sezione dei pittori botanici) e di Domodossola (con gli artisti contemporanei).

    Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto, ognuno secondo il proprio stile, un’erba officinale che cresce tra Alpi e Prealpi. Herbarium vagans è, come dice il nome stesso, un erbario itinerante: raccoglie e racconta erbe e fiori che evocano immagini, profumi e ricordi alpini.
    Come anticipato, gli artisti coinvolti sono divisi in due diverse sezioni: ritroviamo il tratto dei pittori botanici che portano avanti un’antica e nobile disciplina e raffigurano il mondo vegetale restando fedeli al dato naturalistico e, con loro, quello innovativo, inedito e originale di ventotto artisti contemporanei che hanno reinterpretato e riletto quello stesso mondo naturale alpino fatto di erbe, fioriture, colori, profumi d’alta e media montagna.

    Le opere sono esposte su grandi pannelli affissi all’esterno e sparse nel centro storico di Santa Maria Maggiore, appese tra antiche dimore e in angoli suggestivi a volte dimenticati: una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che tutti conosciamo in questo periodo. E, insieme, che vuole accompagnare l’osservatore, anch’egli “vagans”, in un viaggio a piedi tra profumi, atmosfere e suggestioni alpine.

    Gli artisti in mostra a Santa Maria Maggiore fanno parte di Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questo genere artistico, a metà tra arte e approccio scientifico.

    Alla Casa del Profumo Feminis-Farina di Santa Maria Maggiore ci sarà una collaborazione a quattro mani che vede esposti gioielli ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium). Enrica Borghi è artista eclettica che, fin dagli anni ’90, lavora con plastica e materiali di riciclo per trasformare ciò che è scarto, ciò che è rifiuto e figlio della nostra società del consumo, in bellezza. Margherita Burgener è un brand di alta gioielleria di Valenza, savoir-faire orafo tramandato di generazione in generazione. In mostra gioielli ibridi, pezzi unici e irripetibili dove materiali di scarto e pietre preziose dialogano in una straordinaria sintesi tra meraviglia e rinascita.

    Infine, a Santa Maria Maggiore sarà possibile degustare il nuovo gusto di gelato “Herbarium”, un ulteriore viaggio, questa volta gustativo, tra fiori, erbe e profumi.

    Inaugurazione sabato 1 agosto
    Santa Maria Maggiore | Casa del Profumo Feminis-Farina | ore 11

    Si possono seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative sulla pagina Facebook del progetto
    @dise2020.

    Di seguito i dettagli delle opere esposte nel centro storico di Santa Maria Maggiore.
    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Garofano di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

    Covidless Approach & TrustSanta Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    La pineta a Santa Maria Maggiore

    "Dare e ricevere" con Zaira B.

    09:00 -10:00
    26-08-2020

    Mercoledì 5 e mercoledì 26 agosto a partire dalle ore 9 Zaira B. di Krishna Yoga Studio vi accompagnerà in “Dare e ricevere”, rilassanti sedute immersive nella incantevole Pineta di Santa Maria Maggiore.

    Momenti di benessere tra gli abeti rossi della Pineta per godere dei benefici terapeutici degli alberi attraverso il Pranayama (respiro).

    Zaira B. è insegnante di yoga e naturapata di Krishna Yoga Studio.

    Max 10 persone. Prenotazione obbligatoria presso la Pro loco (tel. 0324/94565) entro la mattina stessa dell’appuntamento.
    Covidless Approach & TrustL’incontro è in Piazza Mercato vicino alla statua del pittore

    In caso di necessità, si potrà formare un secondo gruppo alle ore 10.30.

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, Ritratto della moglie nel giardino della casa di Toceno, inchiostro seppia su cartolina postale, 1908, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    Mostra "Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero»"

    10:00 -18:30
    26-08-2020

    A Santa Maria Maggiore anche quest’estate l’arte sarà protagonista: il Centro Culturale Vecchio Municipio ospiterà dal 24 luglio al 18 ottobre la mostra Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero», che rende onore all’opera grafica dell’allievo della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini.

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza, acquerello su carta, 1900 circa, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza – Fondazione Ciolina, Milano – ph. Andrea Pavan

    La mostra, proposta in occasione del centocinquantesimo della nascita dell’artista, porta all’attenzione del pubblico una ampia selezione di opere grafiche del grande maestro vigezzino Giovanni Battista Ciolina (1870-1955), realizzate nel corso della sua lunga vita, ponendo particolare attenzione al quinquennio di formazione presso la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” sotto la direzione di Carlo Giuseppe Cavalli e l’alunnato del figlio Enrico. Il nucleo di opere risalenti a questo periodo, particolarmente significative anche per una più precisa messa a fuoco del metodo didattico dei due Cavalli, sono messe a confronto sia con le opere di alcuni dei compagni di Ciolina, Carlo Fornara e Maurizio Borgnis in particolare, sia con i modelli grafici e in gesso che costituivano la dotazione di riferimento della scuola.

    A questo primo gruppo di lavori segue invece una selezione di opere dedicate soprattutto al ritratto, che Ciolina sviluppò prevalentemente in ambito privato, ed al complesso rapporto che in genere i pittori della scuola dei Cavalli ed in particolare Ciolina ebbero con la fotografia quale strumento propedeutico al ritratto pittorico. Presentando inoltre documenti, sia fotografici che grafici a confronto, la mostra fornisce interessanti indizi per ricostruire lo stretto legame umano che intercorreva tra Ciolina, Fornara e Lorenzo Peretti Junior, e contemporanemente il diverso approccio da essi sviluppato nell’ambito del ritratto.

    Fra i maestri della scuola, Ciolina fu inoltre l’unico a dedicarsi sia alla incisione, di cui la mostra offre alcuni esempi, che alla tradizione dell’affresco, di cui l’esposizione propone alcuni esemplari di spolvero che non solo rivelano la maestria dell’artista in questo ambito, ma anche lo stretto rapporto che egli ebbe con i grandi pittori del passato, in particolare appartenenti alla scuola veneziana, quali Tiepolo e Piazzetta.
    Le opere esposte, provenienti da raccolte private e dal fondo museale della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, sono integrate da una attenta e circostanziata selezione di opere pittoriche con la finalità di illustrare come in particolare per il ritratto – che in Ciolina si fonde al paesaggio – sia strutturalmente legato all’impiego della riproduzione fotografica, direttamente praticata dai maestri vigezzini fin dagli ultimi anni Novanta dell’Ottocento.

    La mostra offre al pubblico oltre ottanta opere, a cui si aggiungono significativi esempi della dotazione didattica della scuola. Vengono offerte al pubblico nuove acquisizioni ed inediti di grande interesse, fornendo un ulteriore, prezioso tassello alla ricostruzione della storia della pittura vigezzina.

    Mostra e catalogo sono curati da Paolo Volorio e Aldo Banchini. L’organizzazione è a cura del Comune di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” e la Fondazione Ciolina. Il catalogo della mostra è realizzato in sinergia con il Centro Documentazione Alpina “Terre Alte – Oscellana”.

    La mostra allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio sarà visitabile in totale sicurezza, con la garanzia del rispetto di tutte le norme di sicurezza e sarà aperta secondo i seguenti orari:

    Covidless Approach & Trust25 luglio – 30 agosto, tutti i giorni
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    5 settembre – 18 ottobre: sabato e domenica
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    Ingresso € 2,00

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Rassegna stampa in filodiffusione

    11:00 -11:30
    26-08-2020

    Per tutta l’estate, dall’8 luglio al 26 agosto, ogni mercoledì alle ore 11 Luigi Spadone condurrà la rassegna stampa settimanale che verrà trasmessa in filodiffusione per le vie del centro storico.

    La mattinata del mercoledì sarà quindi dedicata agli approfondimenti giornalistici con l’apprezzato protagonista, durante i mesi di lockdown, di Positivi alla rassegna stampa, appuntamento quotidiano pubblicato in streaming sulla fanpage Facebook ufficiale di Santa Maria Maggiore.

    Covidless Approach & Trust
    L’appuntamento è inserito in IncoronAzioni – Azioni culturali contro il virus, la novità assoluta dell’estate 2020. Si tratta di eventi nati e pensati in chiave Covidless, realizzati per le vie del borgo nell’ottica dello scorrimento e della fluidità, con palcoscenici speciali (un cortile privato, un balcone, un portico) di fronte al quale il pubblico potrà soffermarsi per il tempo che vorrà, senza sedute, per evitare assembramenti, con una fruibilità scorrevole e sicura.

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Centro Olistico L'antico melo dell'Ottocento - Santa Maria Maggiore

    Stretching dei Meridiani al Centro Olistico L'Antico Melo dell'Ottocento

    18:00 -19:00
    26-08-2020

    Presso il Centro Olistico “L’antico melo dell’Ottocento” il mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 10.00 potrete partecipare all’attività di stretching dei meridiani.

    Nozioni di medicina tradizionale cinese sull’energia dei “meridiani” saranno abbinati ad esercizi di stiramento degli stessi con rilassamento finale.

    Nelle giornate di sole l’attività verrà svolta nel giardino interno del Centro Olistico, ai piedi dell’antico melo dell’Ottocento.
    Centro Olistico l’Antico Melo dell’Ottocento.

    La prenotazione è obbligatoria.

    PER INFO E PRENOTAZIONI:
    Paola 3478842599 – Via Rossetti Valentini 12 – Santa Maria Maggiore

    Roberto Bassa e Davide Besana - Musica da bere - Santa Maria Maggiore

    Concerto "Quando non c'era l'orchestra"

    21:00 -22:15
    26-08-2020

    Mercoledì 26 agosto alle ore 21 dal balconcino della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini Davide Besana al violino e Roberto Bassa al pianoforte ci racconteranno in musica di… Quando non c’era l’orchestra.

    Anche per favorire la fruizione di spettacoli dal vivo in chiave Covidless, saranno le finestre e i balconcini della struttura ottocentesca della Scuola di Belle Arti ad ospitare i musicisti protagonisti di questa serata speciale, che suoneranno dal delizioso balconcino della facciata della Scuola. Il pubblico potrà ascoltare en plein air e in piena sicurezza da via Rossetti Valentini. Una formula inedita per vivere imperdibili momenti musicali e per una interessante scoperta del suono: con questa modalità di fruizione la musica scende letteralmente nelle strade e va incontro al pubblico e a coloro che, anche solo occasionalmente e per pochi minuti, vorrano fermarsi ad ascoltare.

    La Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” rimarrà chiusa per la stagione 2020: nonostante questo, il Comune di Santa Maria Maggiore ha deciso di ospitare alcuni piccoli eventi presso la struttura dell’unica scuola di belle arti ancora attiva sull’arco alpino.

    Scopri la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini.

    Covidless Approach & Trust
    L’appuntamento è inserito in IncoronAzioni – Azioni culturali contro il virus, la novità assoluta dell’estate 2020. Si tratta di eventi nati e pensati in chiave Covidless, realizzati per le vie del borgo nell’ottica dello scorrimento e della fluidità, con palcoscenici speciali (un cortile privato, un balcone, un portico) di fronte al quale il pubblico potrà soffermarsi per il tempo che vorrà, senza sedute, per evitare assembramenti, con una fruibilità scorrevole e sicura.

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

  • 27
    27.Agosto.Giovedi

    Mostra "Herbarium vagans"

    08:00 -23:00
    27-08-2020

    Herbarium vagans: disegni itineranti tra botanica e arte a Santa Maria Maggiore.
    Open-air, nel centro storico, da sabato 1 a domenica 30 agosto.

    Herbarium vagans è il primo appuntamento espositivo all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta. Le attività del primo anno di “Di-Se” hanno come focus proprio le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi.

    Dall’1 al 30 agosto la mostra inaugura nella punta più a nord del Piemonte, nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo (con la sezione dei pittori botanici) e di Domodossola (con gli artisti contemporanei).

    Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto, ognuno secondo il proprio stile, un’erba officinale che cresce tra Alpi e Prealpi. Herbarium vagans è, come dice il nome stesso, un erbario itinerante: raccoglie e racconta erbe e fiori che evocano immagini, profumi e ricordi alpini.
    Come anticipato, gli artisti coinvolti sono divisi in due diverse sezioni: ritroviamo il tratto dei pittori botanici che portano avanti un’antica e nobile disciplina e raffigurano il mondo vegetale restando fedeli al dato naturalistico e, con loro, quello innovativo, inedito e originale di ventotto artisti contemporanei che hanno reinterpretato e riletto quello stesso mondo naturale alpino fatto di erbe, fioriture, colori, profumi d’alta e media montagna.

    Le opere sono esposte su grandi pannelli affissi all’esterno e sparse nel centro storico di Santa Maria Maggiore, appese tra antiche dimore e in angoli suggestivi a volte dimenticati: una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che tutti conosciamo in questo periodo. E, insieme, che vuole accompagnare l’osservatore, anch’egli “vagans”, in un viaggio a piedi tra profumi, atmosfere e suggestioni alpine.

    Gli artisti in mostra a Santa Maria Maggiore fanno parte di Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questo genere artistico, a metà tra arte e approccio scientifico.

    Alla Casa del Profumo Feminis-Farina di Santa Maria Maggiore ci sarà una collaborazione a quattro mani che vede esposti gioielli ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium). Enrica Borghi è artista eclettica che, fin dagli anni ’90, lavora con plastica e materiali di riciclo per trasformare ciò che è scarto, ciò che è rifiuto e figlio della nostra società del consumo, in bellezza. Margherita Burgener è un brand di alta gioielleria di Valenza, savoir-faire orafo tramandato di generazione in generazione. In mostra gioielli ibridi, pezzi unici e irripetibili dove materiali di scarto e pietre preziose dialogano in una straordinaria sintesi tra meraviglia e rinascita.

    Infine, a Santa Maria Maggiore sarà possibile degustare il nuovo gusto di gelato “Herbarium”, un ulteriore viaggio, questa volta gustativo, tra fiori, erbe e profumi.

    Inaugurazione sabato 1 agosto
    Santa Maria Maggiore | Casa del Profumo Feminis-Farina | ore 11

    Si possono seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative sulla pagina Facebook del progetto
    @dise2020.

    Di seguito i dettagli delle opere esposte nel centro storico di Santa Maria Maggiore.
    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Garofano di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

    Covidless Approach & TrustSanta Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, Ritratto della moglie nel giardino della casa di Toceno, inchiostro seppia su cartolina postale, 1908, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    Mostra "Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero»"

    10:00 -18:30
    27-08-2020

    A Santa Maria Maggiore anche quest’estate l’arte sarà protagonista: il Centro Culturale Vecchio Municipio ospiterà dal 24 luglio al 18 ottobre la mostra Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero», che rende onore all’opera grafica dell’allievo della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini.

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza, acquerello su carta, 1900 circa, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza – Fondazione Ciolina, Milano – ph. Andrea Pavan

    La mostra, proposta in occasione del centocinquantesimo della nascita dell’artista, porta all’attenzione del pubblico una ampia selezione di opere grafiche del grande maestro vigezzino Giovanni Battista Ciolina (1870-1955), realizzate nel corso della sua lunga vita, ponendo particolare attenzione al quinquennio di formazione presso la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” sotto la direzione di Carlo Giuseppe Cavalli e l’alunnato del figlio Enrico. Il nucleo di opere risalenti a questo periodo, particolarmente significative anche per una più precisa messa a fuoco del metodo didattico dei due Cavalli, sono messe a confronto sia con le opere di alcuni dei compagni di Ciolina, Carlo Fornara e Maurizio Borgnis in particolare, sia con i modelli grafici e in gesso che costituivano la dotazione di riferimento della scuola.

    A questo primo gruppo di lavori segue invece una selezione di opere dedicate soprattutto al ritratto, che Ciolina sviluppò prevalentemente in ambito privato, ed al complesso rapporto che in genere i pittori della scuola dei Cavalli ed in particolare Ciolina ebbero con la fotografia quale strumento propedeutico al ritratto pittorico. Presentando inoltre documenti, sia fotografici che grafici a confronto, la mostra fornisce interessanti indizi per ricostruire lo stretto legame umano che intercorreva tra Ciolina, Fornara e Lorenzo Peretti Junior, e contemporanemente il diverso approccio da essi sviluppato nell’ambito del ritratto.

    Fra i maestri della scuola, Ciolina fu inoltre l’unico a dedicarsi sia alla incisione, di cui la mostra offre alcuni esempi, che alla tradizione dell’affresco, di cui l’esposizione propone alcuni esemplari di spolvero che non solo rivelano la maestria dell’artista in questo ambito, ma anche lo stretto rapporto che egli ebbe con i grandi pittori del passato, in particolare appartenenti alla scuola veneziana, quali Tiepolo e Piazzetta.
    Le opere esposte, provenienti da raccolte private e dal fondo museale della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, sono integrate da una attenta e circostanziata selezione di opere pittoriche con la finalità di illustrare come in particolare per il ritratto – che in Ciolina si fonde al paesaggio – sia strutturalmente legato all’impiego della riproduzione fotografica, direttamente praticata dai maestri vigezzini fin dagli ultimi anni Novanta dell’Ottocento.

    La mostra offre al pubblico oltre ottanta opere, a cui si aggiungono significativi esempi della dotazione didattica della scuola. Vengono offerte al pubblico nuove acquisizioni ed inediti di grande interesse, fornendo un ulteriore, prezioso tassello alla ricostruzione della storia della pittura vigezzina.

    Mostra e catalogo sono curati da Paolo Volorio e Aldo Banchini. L’organizzazione è a cura del Comune di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” e la Fondazione Ciolina. Il catalogo della mostra è realizzato in sinergia con il Centro Documentazione Alpina “Terre Alte – Oscellana”.

    La mostra allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio sarà visitabile in totale sicurezza, con la garanzia del rispetto di tutte le norme di sicurezza e sarà aperta secondo i seguenti orari:

    Covidless Approach & Trust25 luglio – 30 agosto, tutti i giorni
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    5 settembre – 18 ottobre: sabato e domenica
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    Ingresso € 2,00

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

  • 28
    28.Agosto.Venerdì

    Mostra "Herbarium vagans"

    08:00 -23:00
    28-08-2020

    Herbarium vagans: disegni itineranti tra botanica e arte a Santa Maria Maggiore.
    Open-air, nel centro storico, da sabato 1 a domenica 30 agosto.

    Herbarium vagans è il primo appuntamento espositivo all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta. Le attività del primo anno di “Di-Se” hanno come focus proprio le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi.

    Dall’1 al 30 agosto la mostra inaugura nella punta più a nord del Piemonte, nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo (con la sezione dei pittori botanici) e di Domodossola (con gli artisti contemporanei).

    Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto, ognuno secondo il proprio stile, un’erba officinale che cresce tra Alpi e Prealpi. Herbarium vagans è, come dice il nome stesso, un erbario itinerante: raccoglie e racconta erbe e fiori che evocano immagini, profumi e ricordi alpini.
    Come anticipato, gli artisti coinvolti sono divisi in due diverse sezioni: ritroviamo il tratto dei pittori botanici che portano avanti un’antica e nobile disciplina e raffigurano il mondo vegetale restando fedeli al dato naturalistico e, con loro, quello innovativo, inedito e originale di ventotto artisti contemporanei che hanno reinterpretato e riletto quello stesso mondo naturale alpino fatto di erbe, fioriture, colori, profumi d’alta e media montagna.

    Le opere sono esposte su grandi pannelli affissi all’esterno e sparse nel centro storico di Santa Maria Maggiore, appese tra antiche dimore e in angoli suggestivi a volte dimenticati: una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che tutti conosciamo in questo periodo. E, insieme, che vuole accompagnare l’osservatore, anch’egli “vagans”, in un viaggio a piedi tra profumi, atmosfere e suggestioni alpine.

    Gli artisti in mostra a Santa Maria Maggiore fanno parte di Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questo genere artistico, a metà tra arte e approccio scientifico.

    Alla Casa del Profumo Feminis-Farina di Santa Maria Maggiore ci sarà una collaborazione a quattro mani che vede esposti gioielli ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium). Enrica Borghi è artista eclettica che, fin dagli anni ’90, lavora con plastica e materiali di riciclo per trasformare ciò che è scarto, ciò che è rifiuto e figlio della nostra società del consumo, in bellezza. Margherita Burgener è un brand di alta gioielleria di Valenza, savoir-faire orafo tramandato di generazione in generazione. In mostra gioielli ibridi, pezzi unici e irripetibili dove materiali di scarto e pietre preziose dialogano in una straordinaria sintesi tra meraviglia e rinascita.

    Infine, a Santa Maria Maggiore sarà possibile degustare il nuovo gusto di gelato “Herbarium”, un ulteriore viaggio, questa volta gustativo, tra fiori, erbe e profumi.

    Inaugurazione sabato 1 agosto
    Santa Maria Maggiore | Casa del Profumo Feminis-Farina | ore 11

    Si possono seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative sulla pagina Facebook del progetto
    @dise2020.

    Di seguito i dettagli delle opere esposte nel centro storico di Santa Maria Maggiore.
    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Garofano di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

    Covidless Approach & TrustSanta Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, Ritratto della moglie nel giardino della casa di Toceno, inchiostro seppia su cartolina postale, 1908, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    Mostra "Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero»"

    10:00 -18:30
    28-08-2020

    A Santa Maria Maggiore anche quest’estate l’arte sarà protagonista: il Centro Culturale Vecchio Municipio ospiterà dal 24 luglio al 18 ottobre la mostra Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero», che rende onore all’opera grafica dell’allievo della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini.

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza, acquerello su carta, 1900 circa, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza – Fondazione Ciolina, Milano – ph. Andrea Pavan

    La mostra, proposta in occasione del centocinquantesimo della nascita dell’artista, porta all’attenzione del pubblico una ampia selezione di opere grafiche del grande maestro vigezzino Giovanni Battista Ciolina (1870-1955), realizzate nel corso della sua lunga vita, ponendo particolare attenzione al quinquennio di formazione presso la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” sotto la direzione di Carlo Giuseppe Cavalli e l’alunnato del figlio Enrico. Il nucleo di opere risalenti a questo periodo, particolarmente significative anche per una più precisa messa a fuoco del metodo didattico dei due Cavalli, sono messe a confronto sia con le opere di alcuni dei compagni di Ciolina, Carlo Fornara e Maurizio Borgnis in particolare, sia con i modelli grafici e in gesso che costituivano la dotazione di riferimento della scuola.

    A questo primo gruppo di lavori segue invece una selezione di opere dedicate soprattutto al ritratto, che Ciolina sviluppò prevalentemente in ambito privato, ed al complesso rapporto che in genere i pittori della scuola dei Cavalli ed in particolare Ciolina ebbero con la fotografia quale strumento propedeutico al ritratto pittorico. Presentando inoltre documenti, sia fotografici che grafici a confronto, la mostra fornisce interessanti indizi per ricostruire lo stretto legame umano che intercorreva tra Ciolina, Fornara e Lorenzo Peretti Junior, e contemporanemente il diverso approccio da essi sviluppato nell’ambito del ritratto.

    Fra i maestri della scuola, Ciolina fu inoltre l’unico a dedicarsi sia alla incisione, di cui la mostra offre alcuni esempi, che alla tradizione dell’affresco, di cui l’esposizione propone alcuni esemplari di spolvero che non solo rivelano la maestria dell’artista in questo ambito, ma anche lo stretto rapporto che egli ebbe con i grandi pittori del passato, in particolare appartenenti alla scuola veneziana, quali Tiepolo e Piazzetta.
    Le opere esposte, provenienti da raccolte private e dal fondo museale della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, sono integrate da una attenta e circostanziata selezione di opere pittoriche con la finalità di illustrare come in particolare per il ritratto – che in Ciolina si fonde al paesaggio – sia strutturalmente legato all’impiego della riproduzione fotografica, direttamente praticata dai maestri vigezzini fin dagli ultimi anni Novanta dell’Ottocento.

    La mostra offre al pubblico oltre ottanta opere, a cui si aggiungono significativi esempi della dotazione didattica della scuola. Vengono offerte al pubblico nuove acquisizioni ed inediti di grande interesse, fornendo un ulteriore, prezioso tassello alla ricostruzione della storia della pittura vigezzina.

    Mostra e catalogo sono curati da Paolo Volorio e Aldo Banchini. L’organizzazione è a cura del Comune di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” e la Fondazione Ciolina. Il catalogo della mostra è realizzato in sinergia con il Centro Documentazione Alpina “Terre Alte – Oscellana”.

    La mostra allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio sarà visitabile in totale sicurezza, con la garanzia del rispetto di tutte le norme di sicurezza e sarà aperta secondo i seguenti orari:

    Covidless Approach & Trust25 luglio – 30 agosto, tutti i giorni
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    5 settembre – 18 ottobre: sabato e domenica
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    Ingresso € 2,00

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust

     

    Il Parco di Villa Antonia, nuova sede di Sentieri e Pensieri 2020

    Serata di musica e parole

    18:00 -19:00
    28-08-2020

    Venerdì 28 agosto alle ore 18 spettacolo di musica e parole nel Parco di Villa Antonia.

    Covidless Approach & TrustIl meraviglioso Parco di Villa Antonia, protagonista degli eventi nell’estate 2020, ospiterà uno spettacolo “sonoro” di fine estate.

    I dettagli saranno disponibili a breve su questo sito.

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  • 29
    29.Agosto.Sabato

    Mostra "Herbarium vagans"

    08:00 -23:00
    29-08-2020

    Herbarium vagans: disegni itineranti tra botanica e arte a Santa Maria Maggiore.
    Open-air, nel centro storico, da sabato 1 a domenica 30 agosto.

    Herbarium vagans è il primo appuntamento espositivo all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta. Le attività del primo anno di “Di-Se” hanno come focus proprio le erbe officinali e i cambiamenti climatici sulle Alpi.

    Dall’1 al 30 agosto la mostra inaugura nella punta più a nord del Piemonte, nel centro storico di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo (con la sezione dei pittori botanici) e di Domodossola (con gli artisti contemporanei).

    Herbarium vagans è una grande mostra itinerante. Partecipano artisti italiani e internazionali che hanno ritratto, ognuno secondo il proprio stile, un’erba officinale che cresce tra Alpi e Prealpi. Herbarium vagans è, come dice il nome stesso, un erbario itinerante: raccoglie e racconta erbe e fiori che evocano immagini, profumi e ricordi alpini.
    Come anticipato, gli artisti coinvolti sono divisi in due diverse sezioni: ritroviamo il tratto dei pittori botanici che portano avanti un’antica e nobile disciplina e raffigurano il mondo vegetale restando fedeli al dato naturalistico e, con loro, quello innovativo, inedito e originale di ventotto artisti contemporanei che hanno reinterpretato e riletto quello stesso mondo naturale alpino fatto di erbe, fioriture, colori, profumi d’alta e media montagna.

    Le opere sono esposte su grandi pannelli affissi all’esterno e sparse nel centro storico di Santa Maria Maggiore, appese tra antiche dimore e in angoli suggestivi a volte dimenticati: una modalità di fruizione che permette non solo di goderne quanto e quando si vuole, ma anche di ovviare alle criticità che tutti conosciamo in questo periodo. E, insieme, che vuole accompagnare l’osservatore, anch’egli “vagans”, in un viaggio a piedi tra profumi, atmosfere e suggestioni alpine.

    Gli artisti in mostra a Santa Maria Maggiore fanno parte di Floraviva, l’Associazione italiana pittori botanici che riunisce i più qualificati interpreti in Italia di questo genere artistico, a metà tra arte e approccio scientifico.

    Alla Casa del Profumo Feminis-Farina di Santa Maria Maggiore ci sarà una collaborazione a quattro mani che vede esposti gioielli ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium). Enrica Borghi è artista eclettica che, fin dagli anni ’90, lavora con plastica e materiali di riciclo per trasformare ciò che è scarto, ciò che è rifiuto e figlio della nostra società del consumo, in bellezza. Margherita Burgener è un brand di alta gioielleria di Valenza, savoir-faire orafo tramandato di generazione in generazione. In mostra gioielli ibridi, pezzi unici e irripetibili dove materiali di scarto e pietre preziose dialogano in una straordinaria sintesi tra meraviglia e rinascita.

    Infine, a Santa Maria Maggiore sarà possibile degustare il nuovo gusto di gelato “Herbarium”, un ulteriore viaggio, questa volta gustativo, tra fiori, erbe e profumi.

    Inaugurazione sabato 1 agosto
    Santa Maria Maggiore | Casa del Profumo Feminis-Farina | ore 11

    Si possono seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative sulla pagina Facebook del progetto
    @dise2020.

    Di seguito i dettagli delle opere esposte nel centro storico di Santa Maria Maggiore.
    Tavole botaniche
    Ernesta Caterina Albanese | Centauro giallo | Vulneraria
    Renata Bonzo | Acero
    Laura Curioni | Garofano di Elisabetta
    Pierino Delvò | Barba di becco
    Claudio Giordano | Semprevivo maggiore
    Margherita Leoni | Rododendro
    Maria Lombardi | Cardo mariano
    Sabrina Luoni | Pulsatilla
    Claudine Pasquin | Ranuncolo
    Angela Petrini | Maggiociondolo
    Silvana Rava | Narciso
    Angelo Speziale | Concordia | Orchidea di Colemann
    Gabriella Tesser | Felce maschio
    Lisa Tommasi | Cirsio lanoso
    Marina Ubertini | Carlina
    Milena Vanoli | Sigillo di Salomone
    Rosanna Verga Simonelli | Campanula serpeggiante

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    Centro Olistico L'antico melo dell'Ottocento - Santa Maria Maggiore

    Stretching dei Meridiani al Centro Olistico L'Antico Melo dell'Ottocento

    09:00 -10:00
    29-08-2020

    Presso il Centro Olistico “L’antico melo dell’Ottocento” il mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 10.00 potrete partecipare all’attività di stretching dei meridiani.

    Nozioni di medicina tradizionale cinese sull’energia dei “meridiani” saranno abbinati ad esercizi di stiramento degli stessi con rilassamento finale.

    Nelle giornate di sole l’attività verrà svolta nel giardino interno del Centro Olistico, ai piedi dell’antico melo dell’Ottocento.
    Centro Olistico l’Antico Melo dell’Ottocento.

    La prenotazione è obbligatoria.

    PER INFO E PRENOTAZIONI:
    Paola 3478842599 – Via Rossetti Valentini 12 – Santa Maria Maggiore

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, Ritratto della moglie nel giardino della casa di Toceno, inchiostro seppia su cartolina postale, 1908, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    Mostra "Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero»"

    10:00 -18:30
    29-08-2020

    A Santa Maria Maggiore anche quest’estate l’arte sarà protagonista: il Centro Culturale Vecchio Municipio ospiterà dal 24 luglio al 18 ottobre la mostra Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero», che rende onore all’opera grafica dell’allievo della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini.

    Santa Maria Maggiore: Giovanni Battista Ciolina. «Una ricerca coscienziosa del vero» - G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza, acquerello su carta, 1900 circa, , Fondazione Ciolina, Milano - ph. Andrea Pavan

    G. B. Ciolina, La Catrelo fa la calza – Fondazione Ciolina, Milano – ph. Andrea Pavan

    La mostra, proposta in occasione del centocinquantesimo della nascita dell’artista, porta all’attenzione del pubblico una ampia selezione di opere grafiche del grande maestro vigezzino Giovanni Battista Ciolina (1870-1955), realizzate nel corso della sua lunga vita, ponendo particolare attenzione al quinquennio di formazione presso la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” sotto la direzione di Carlo Giuseppe Cavalli e l’alunnato del figlio Enrico. Il nucleo di opere risalenti a questo periodo, particolarmente significative anche per una più precisa messa a fuoco del metodo didattico dei due Cavalli, sono messe a confronto sia con le opere di alcuni dei compagni di Ciolina, Carlo Fornara e Maurizio Borgnis in particolare, sia con i modelli grafici e in gesso che costituivano la dotazione di riferimento della scuola.

    A questo primo gruppo di lavori segue invece una selezione di opere dedicate soprattutto al ritratto, che Ciolina sviluppò prevalentemente in ambito privato, ed al complesso rapporto che in genere i pittori della scuola dei Cavalli ed in particolare Ciolina ebbero con la fotografia quale strumento propedeutico al ritratto pittorico. Presentando inoltre documenti, sia fotografici che grafici a confronto, la mostra fornisce interessanti indizi per ricostruire lo stretto legame umano che intercorreva tra Ciolina, Fornara e Lorenzo Peretti Junior, e contemporanemente il diverso approccio da essi sviluppato nell’ambito del ritratto.

    Fra i maestri della scuola, Ciolina fu inoltre l’unico a dedicarsi sia alla incisione, di cui la mostra offre alcuni esempi, che alla tradizione dell’affresco, di cui l’esposizione propone alcuni esemplari di spolvero che non solo rivelano la maestria dell’artista in questo ambito, ma anche lo stretto rapporto che egli ebbe con i grandi pittori del passato, in particolare appartenenti alla scuola veneziana, quali Tiepolo e Piazzetta.
    Le opere esposte, provenienti da raccolte private e dal fondo museale della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, sono integrate da una attenta e circostanziata selezione di opere pittoriche con la finalità di illustrare come in particolare per il ritratto – che in Ciolina si fonde al paesaggio – sia strutturalmente legato all’impiego della riproduzione fotografica, direttamente praticata dai maestri vigezzini fin dagli ultimi anni Novanta dell’Ottocento.

    La mostra offre al pubblico oltre ottanta opere, a cui si aggiungono significativi esempi della dotazione didattica della scuola. Vengono offerte al pubblico nuove acquisizioni ed inediti di grande interesse, fornendo un ulteriore, prezioso tassello alla ricostruzione della storia della pittura vigezzina.

    Mostra e catalogo sono curati da Paolo Volorio e Aldo Banchini. L’organizzazione è a cura del Comune di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” e la Fondazione Ciolina. Il catalogo della mostra è realizzato in sinergia con il Centro Documentazione Alpina “Terre Alte – Oscellana”.

    La mostra allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio sarà visitabile in totale sicurezza, con la garanzia del rispetto di tutte le norme di sicurezza e sarà aperta secondo i seguenti orari:

    Covidless Approach & Trust25 luglio – 30 agosto, tutti i giorni
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    5 settembre – 18 ottobre: sabato e domenica
    10.00 – 12.00 / 16.30 – 18.30

    Ingresso € 2,00

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    Centro Olistico L'Antico Melo dell'Ottocento - Santa Maria Maggiore

    Costellazioni familiari al Centro Olistico L'Antico Melo dell'Ottocento

    17:00 -19:00
    29-08-2020

    Presso il Centro Olistico “L’antico melo dell’Ottocento” il sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00 potrete partecipare a un incontro di costellazioni familiari per mettere chiarezza nella vostra vita.

    “curare le radici per spiccare il volo”
    Che cosa sono le Costellazioni Familiari?

    Le Costellazioni Familiari sono una tecnica sviluppata da Bert Hellinger che offre l’opportunità di vedere come determinati legami inconsci nella famiglia influenzino le relazioni attuali.
    Fintanto che abbiamo dei sospesi nella dinamica familiare, continueremo a portarli nelle nostre relazioni presenti, che siano sentimentali, familiari o lavorative. Potrai guarire con amore le vecchie ferite del passato e ritrovarti nel presente con rinnovata vitalità e una nuova apertura verso tutte le possibilità che la vita ti offre.

    La prenotazione è obbligatoria.

    PER INFO E PRENOTAZIONI:
    Paola 3478842599 – Via Rossetti Valentini 12 – Santa Maria Maggiore

    Santa Maria Maggiore, Valle Vigezzo - Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta - ph. Susy Mezzanotte

    Musica da bere - Il giovane Mozart in Italia

    21:00 -22:30
    29-08-2020

    Sabato 29 agosto alle ore 21 prosegue la diciottesima edizione di Musica da bere, la rassegna musicale estiva sotto la direzione del M° Roberto Bassa. Nella splendida Chiesa Parrocchiale della Vergine Assunta l’Ensemble Colloredo eseguirà un programma di musica sacra dal titolo Il giovane Mozart in Italia.

    Il 14 maggio 1770, un quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato dal padre Leopold, giunge a Napoli, prima tappa di un viaggio in Italia che, nell’idea del padre accompagnatore, avrebbe dovuto segnare l’affermazione internazionale del proprio figliolo prodigio, in qualità di musicista esecutore, ma che per quest’ultimo corrispose invece ad un viaggio di formazione, che culminerà poi nella “patente” rilasciatagli a Bologna da Padre Martini, sulla via della composizione musicale, sia di genere sacro che profano.

    Prima tappa – imprescindibile – Napoli, si diceva.
    Certo, perché Napoli era allora uno dei fari musicali Europei. Ricercatissimi a quel tempo erano in tutto il continente i compositori provenienti o che si erano formati nella città Partenopea e non necessariamente indigeni, si veda, ad esempio, il caso di Johann Adolf Hasse.
    La scuola musicale Partenopea, benché già notevole in precedenza, s’impose nel panorama internazionale prevalentemente grazie a due grandi compositori e didatti : Francesco Durante e Leonardo Leo.
    Il primo maggiormente dedito a musica di ispirazione religiosa, liturgica od oratoriale, e pertanto connotata da un sapiente bilanciamento di stile antico e moderno; il secondo invece più decisamente orientato verso la musica teatrale e strumentale, pur non disdegnando committenze per opere sacre, tra cui spicca il “Miserere” a 8 voci composto per la Reale Cappella di Carlo Emanuele III di Savoia.
    Forse già la loro estrazione, Campano il primo, Pugliese il secondo, tendeva a differenziarne la sensibilità, sta di fatto che attorno a ciascuno di essi si radunarono due circoli ben distinti ed in competizione tra loro di allievi e sostenitori.
    Eppure entrambi ebbero, curiosamente, provenienze analoghe : ambedue indirizzati alla musica da un loro zio, ambedue formatisi parzialmente a Roma, sotto l’egida di un grande didatta e musicista quale Giuseppe Ottavio Pitoni.
    La scomparsa di Leonardo Leo, a soli cinquant’anni di età, pose fine in qualche modo alla rivalità tra i due, e dopo la morte di Durante, avvenuta poco più di dieci anni più tardi, saranno i loro allievi Traetta e Paisiello – e, indirettamente Cimarosa – di Durante, Piccinni e Jommelli di Leo, a mantenere integro il prestigio della scuola musicale Partenopea per tutto il secolo dei lumi e fino all’inizio del secolo successivo.
    In questo clima si colloca l’arrivo di Mozart a Napoli, in una città davvero generosa e sapiente dal punto di vista musicale, e non solo. Non ci vuol molto ad intuire quanto quella “spugna musicale” chiamata Mozart s’imbevve di tale generosità, di tale sapienza, sia in campo strumentale che vocale. La solidissima preparazione contrappuntistica, accanto alla squisita affabilità melodica dei compositori Napoletani di quell’epoca giocarono un ruolo di primissimo piano nella formazione musicale dell’adolescente Wolfgang Amadeus che, pur vagheggiando in vita un ritorno a Napoli, non metterà mai più piede della città di Durante e di Leo.
    In questo modo egli si esprimerà in una lettera diversi anni più tardi : “Quando avrò scritto l’opera per Napoli mi si ricerchera’ ovunque. (…) Con un’opera a Napoli ci si fa più onore e credito che non tenendo cento concerti in Germania.”

    Un autentico genio, se vogliamo un “Mozart ante litteram”, troppo presto scomparso, fu Giovanni Battista Pergolesi.
    Marchigiano, allievo di Durante, fu copista del “Magnificat” che s’esegue stasera, al punto da esserne erroneamente ritenuto l’autore fino agli inizi del secolo scorso.
    Il suo “O sacrum convivium” è un saggio di bravura in stile osservato “Palestrinano”, perfettamente assimilato dal proprio maestro.
    Nella prima parte del concerto presenteremo poi due brani considerati tra i capolavori di Leo e di Durante, rispettivamente la sinfonia concertata per Violoncello, archi e continuo in Do minore, sesto dei concerti di Leo per Violoncello solista, e il “Magnificat” in Sibemolle maggiore, ove Durante ci offre un saggio di quanto mirabilmente abbia saputo far coabitare nella sua musica stile antico e moderno.
    La seconda parte del concerto è invece dedicata completamente a Mozart e a due sue opere scritte negli anni immediatamente successivi al suo viaggio in Italia: la “Missa Brevis” in Re Maggiore K194 e il mottetto K222 “Misericordias Domini”.
    Entrambe queste belle composizioni giovanili, tra le più rimarchevoli di quel Mozart a servizio del Cardinal Colloredo cui si ispira il nome del nostro Ensemble, consentiranno all’ascoltatore di valutare quanta parte dello stile Italiano, e Napoletano in particolare, sia “entrato nelle vene” del genio di Salisburgo.

    Dopo quasi due mesi di permanenza, il 25 giugno del 1770 Wolfgang Amadeus Mozart e suo padre Leopold lasciavano Napoli alla volta di Roma. Il giovane ragazzo prodigio era stato certamente apprezzato dalla nobiltà e dal ceto abbiente della città, ma in una Napoli così zeppa di talenti e così piena di buona musica, il suo passaggio fini’ col confondersi tra le numerose e raffinatissime occasioni musicali  a cui la platea cittadina era oramai avvezza da oltre mezzo secolo.

    IL GIOVANE MOZART IN ITALIA
    Appunti musicali da un viaggio a Napoli duecentocinquanta anni dopo (1770-2020)

    Prima parte : qui Napoli

    Giovanni Battista Pergolesi, O sacrum convivium Mottetto a quattro voci e basso seguente
    Leonardo Leo, Sinfonia concertata per Violoncello, archi e basso continuo in do min.
    Francesco Durante, Magnificat in si bemolle maggiore a quattro voci, archi e basso continuo

    Seconda parte : qui Salisburgo

    Wolfgang Amadeus Mozart, Missa brevis K194 in Re maggiore. Per quattro voci, archi e basso continuo
    Wolfgang Amadeus Mozart Misericordias Domini. Mottetto a quattro voci, archi e basso continuo

    Colloredo Ensemble

    Formazione musicale di recente costituzione, è nata con lo scopo di utilizzare la sinergia che si viene a creare unendo un quartetto vocale ad un quartetto d’archi, supportati da un organo o da un cembalo, organico attraverso il quale è possibile gustare pienamente, a parti reali, quel repertorio Settecentesco di ispirazione religiosa che attraversa un secolo di trasformazioni musicali, dal tardo barocco al preromantico, attraverso lo stile galante e lo stile classico.
    Eccezionalmente, se se ne ravvisa, l’ensemble si riserva comunque la possibilità di esplorare periodi storici e stili musicali che esulano dal repertorio Settecentesco propriamente detto.
    Ma tornando a quel secolo, decisivo sotto il profilo della storia della musica e della storia d’Occidente, centrale ci è sembrata  la figura di Wolfgang Amadeus Mozart, colta nel suo periodo di formazione giovanile, nella quale, alle dipendenze del cardinal Colloredo – di qui il nostro nome – quel ragazzo prodigio si imbevve delle prassi compositive nel genere sacro, allora  oscillanti tra rigide convenzioni contrappuntistiche e novità armoniche e melodiche che provenivano dalla musica strumentale e per il teatro, e la rielaborò a suo genio, in una forma originale e ricchissima di spunti, che diventeranno i capisaldi da cui prenderanno le mosse fondamentali evoluzioni stilistiche successive.
    I componenti dell’ensemble sono affermati musicisti, ciascuno dei quali ha maturato significative e disparate esperienze, sia in gruppi musicali di alto valore, che solistiche, e sono animati dal desiderio di far conoscere al pubblico un repertorio composto nel “secolo dei lumi” e tuttavia rimasto in ombra, forse perché dei loro autori è più conosciuta l’opera scritta per il teatro o per la sala da concerto, rispetto a quella concepita per la chiesa.
    Le committenze del Cardinal Colloredo a Mozart, in questo senso assumono un significato simbolico ed assurgono ad archetipo di un mondo musicale legato inscindibilnente alla chiesa cattolica, legame che entrerà progressivamente in crisi e del quale la rottura dei rapporti tra Mozart e Colloredo assumerà storica valenza di non ritorno.

    Colloredo Ensemble è formato da :
    Stefania Nevosi – Soprano
    Angela Verallo – Mezzosoprano
    Matteo Magistrali – Tenore
    Fulvio Peletti – Baritono
    Valentina Ghirardani – Violino I
    Gianrico Agresta – Violino II
    Dario Bevacqua – Viola
    Teresa Majno – Violoncello
    Nicolò Gattoni – Organo

    Covidless Approach & TrustCconcerto a ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo la normativa vigente.

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    Il cielo stellato dalla pineta vigezzina - ph. Fabrizio Fassi (1)

    Passaggiata serale con Arianna, nella natura dalla testa ai piedi

    21:00 -22:15
    29-08-2020

    Nel corso dell’estate 2020 il Comune di Santa Maria Maggiore organizza alcune coinvolgenti passeggiate “Nella natura dalla testa ai piedi” con la guida naturalistica Arianna Bertoni.
    Sabato 29 agosto ultimo appuntamento: un’incantevole passeggiata al chiaro di luna, adatta a tutti.

    Covidless Approach & TrustLa prenotazione è obbligatoria al numero 347/9103100. Costo € 5 a persona.
    Sono ammesse al massimo 10 persone.
    Il ritrovo è alle ore 21 in piazza Risorgimento, davanti alla sede della Pro Loco.

    Durante le escursioni i partecipanti dovranno rispettare le norme anti-contagio da Covid-19:

    • Dotarsi di mascherina
    • Dotarsi di gel disinfettante
    • Firmare il modulo di partecipazione al momento del ritrovo
    • Avere precedentemente letto qui il regolamento di adesione

    Santa Maria Maggiore è un Comune Covidless – Covidless Approach & Trust