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Calendario eventi

Lunedì 1 agosto alle ore 10.30 visita guidata tematica Ti racconto… – “Storie e curiosità sotto i portici vecchi di Santa”.

Costo €5 a persona, gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Ritrovo davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Prenotazione obbligatoria presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Corsi alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini

Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l’arte.

I pittori Alessandro Giozza e Ornella Pelfini saranno i docenti del corso di disegno per bimbi di tutte le età Libero gioco nel colore, organizzato nei giorni 22, 26, 29 luglio e 2, 5, 16, 19, 23 agosto, dalle ore 15 alle ore 16.30.

Il corso, per un totale di 8 incontri, si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
I partecipanti al corso saranno aiutati a vincere le proprie insicurezze, rinforzare la personalità e scoprire il proprio mondo al riparo da giudizi, interpretazioni e competizioni.

Il gioco si svolgerà su tavoli dove troveranno posto da 4 a 6 persone su cui saranno disposte matite colorate in una gamma di 15 colori. Ad ogni partecipante verrà consegnato
un foglio da disegno su cui potrà esprimere liberamente la sua creatività.
I partecipanti durante il proprio lavoro saranno seguiti senza essere né corretti, né giudicati.

Alessandro Giozza è pittore, restauratore di dipinti, praticien di educazione creatrice. Formatosi sotto la guida del pittore Tullio Giovernzani di Milano e seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio, acrilici e pastelli. Ha tenuto diversi corsi di insegnamento presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, la Parrocchia di S. Antonio e UNI TRE a Domodossola, “Segno e Colore” a Masera e Druogno.

Ornella Pelfini è pittrice, restauratrice di dipinti, praticien di educazione creatrice. Ha frequentato l’Atelier di Alessadro Giozza. Seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio e tecniche miste. Assistente nei corsi tenuti dal pittore Alessandro Giozza. Responsabile del corso per bambini “L’arte come gioco” a Masera e Druogno. Ha aperto dal 2014 al 2019 l’Atelier Colore libero, sede del “Closlieu” delle valli ossolane.

Ornella Pelfini e Alessandro Giozza, sono praticiens formatisi ai corsi tenuti personalmente da Arno Stern, a Mendrisio.
Il praticien è il conduttore del “Closlieu”, uno spazio specifico predisposto per “Il Gioco del Dipingere”. In seguito Alessandro Giozza ha ideato “La ruota dei colori”, proponendo un laboratorio adatto a tutte le età.

Il costo di iscrizione, riservato ad un numero massimo di 15 persone, è di € 100 euro per tutto il corso o € 15 per ogni singola lezione.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.

 

Sala Mandamentale - Santa Maria Maggiore

Giovedì 2 agosto alle ore 18.00 presso la Sala Mandamentale conferenza del dottor Giuseppe Negro “1524: Tommasino e il diluvio”.

Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Scopri qui il la Sala Mandamentale e il Centro Culturale Vecchio Municipio.

 

Martedì 2 agosto alle ore 21 nella Sala della Musica del Teatro Comunale concerto del pianista Riccardo Maini.

Il concerto avrà come programma tutti i suoi lavori originali, oltre a alcuni brani di altri compositori.

Nato a Domodossola nel 1996 e cresciuto in Valle Vigezzo, Riccardo Maini inizia a suonare il pianoforte all’età di 7 anni diventando in seguito allievo del Maestro Roberto Olzer, organista, pianista e compositore/esecutore di musica jazz conosciuto a livello internazionale. In questi anni, in cui si è esibito in concerto, ha partecipato anche a concorsi pianistici come il “Concorso Internazionale di esecuzione pianistica” di Atri-Teramo e l’International Piano Competition “ La Palma d’Oro” di San Benedetto del Tronto.
Ha conseguito come privatista la certificazione di livello base al Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi e quella di livello intermedio presso il Conservatorio Guido Cantelli di Novara. Ispirato da autori come Philip Glass, Ludovico Einaudi, Olafur Arnalds, Joep Beving e Yann Tiersen, nel 2018 ha realizzato e pubblicato il suo primo album “Dreaming The Universe” auto prodotto.
Nel 2019 è stato selezionato dal Maestro Roberto Cacciapaglia per frequentare l’accademia per giovani compositori “Educational Music Academy” di Milano.
Questa esperienza ha dato vita nell’anno 2020 al nuovo album “Love and Elements”, realizzato sotto la direzione artistica dello stesso maestro Roberto Cacciapaglia e pubblicato da Ema Edition. In questo stesso anno lo spartito di “Dreaming The Universe”, contenuto nell’omonimo album, è stato scelto per essere conservato nella biblioteca della UCLA (University of California- Los Angeles).
Da dicembre 2020 inizia le lezioni con la pianista e concertista di fama internazionale Daniela Hlinkova che si esibisce in sale da concerto come il Gasteig di Monaco di Baviera, la Konzerthaus Berlin.
Nell 2021 inizia a studiare con Andrei Ivanovich Andreev pianista di fama internazionale e partecipa al concorso internazionale per compositori “Composition Competition Oper Leipzig” di Lipsia (Germania) con il brano Air arrivando quasi alla finale.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mercoledì 3 agosto alle ore 17.30 nel meraviglioso Parco di Villa Antonia torna Musica bestiale con Miao, parole e musica dedicate ai gatti.

Un’attesa conferma nella ricca stagione di eventi dell’estate 2022 di Santa Maria Maggiore è l’amatissima stagione musicale Musica da bere, in programma tra il 2 luglio e il 27 agosto. Caratterizzata da una programmazione che mescola appuntamenti di musica classica con concerti di musica popolare, con escursioni nello stile Irish, la rassegna sarà arricchita quest’anno da due appuntamenti musical-teatrali e dal ciclo Musica Bestiale, che offrirà itinerari musicali e artistici dedicati a varie specie faunistiche.
Gli appuntamenti con le sette note sono organizzati dal Comune di Santa Maria Maggiore con la direzione artistica del Maestro Roberto Bassa.

Renata Sacchi, pianoforte e canto, e Roberto Bassa al pianoforte accompagnano le coreografie di Sara Tadina, con la voce recitante di Monica Mattei.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Mandamentale.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Corsi alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini

Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l’arte.

I pittori Alessandro Giozza e Ornella Pelfini saranno i docenti del corso di disegno per bimbi di tutte le età Libero gioco nel colore, organizzato nei giorni 22, 26, 29 luglio e 2, 5, 16, 19, 23 agosto, dalle ore 15 alle ore 16.30.

Il corso, per un totale di 8 incontri, si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
I partecipanti al corso saranno aiutati a vincere le proprie insicurezze, rinforzare la personalità e scoprire il proprio mondo al riparo da giudizi, interpretazioni e competizioni.

Il gioco si svolgerà su tavoli dove troveranno posto da 4 a 6 persone su cui saranno disposte matite colorate in una gamma di 15 colori. Ad ogni partecipante verrà consegnato
un foglio da disegno su cui potrà esprimere liberamente la sua creatività.
I partecipanti durante il proprio lavoro saranno seguiti senza essere né corretti, né giudicati.

Alessandro Giozza è pittore, restauratore di dipinti, praticien di educazione creatrice. Formatosi sotto la guida del pittore Tullio Giovernzani di Milano e seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio, acrilici e pastelli. Ha tenuto diversi corsi di insegnamento presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, la Parrocchia di S. Antonio e UNI TRE a Domodossola, “Segno e Colore” a Masera e Druogno.

Ornella Pelfini è pittrice, restauratrice di dipinti, praticien di educazione creatrice. Ha frequentato l’Atelier di Alessadro Giozza. Seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio e tecniche miste. Assistente nei corsi tenuti dal pittore Alessandro Giozza. Responsabile del corso per bambini “L’arte come gioco” a Masera e Druogno. Ha aperto dal 2014 al 2019 l’Atelier Colore libero, sede del “Closlieu” delle valli ossolane.

Ornella Pelfini e Alessandro Giozza, sono praticiens formatisi ai corsi tenuti personalmente da Arno Stern, a Mendrisio.
Il praticien è il conduttore del “Closlieu”, uno spazio specifico predisposto per “Il Gioco del Dipingere”. In seguito Alessandro Giozza ha ideato “La ruota dei colori”, proponendo un laboratorio adatto a tutte le età.

Il costo di iscrizione, riservato ad un numero massimo di 15 persone, è di € 100 euro per tutto il corso o € 15 per ogni singola lezione.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.

 

Sala Mandamentale - Santa Maria Maggiore

Venerdì 5 agosto alle ore 18.00 presso la Sala Mandamentale presentazione, a cura del Dottor Jsmhael Gabriele Luraghi, del libro “La torre blu”, romanzo surreale di Luisella Fiocchi, Ed. Aletti.

Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Scopri qui il la Sala Mandamentale e il Centro Culturale Vecchio Municipio.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Sabato 6 e domenica 7 agosto il CAI Vigezzo organizza un’escursione al Rifugio Dante Castelnuovo al Cedo (m 1560).

Pernottamento in rifugio; salita facoltativa al Pizzo Ragno o escursioni in zona e rientro nella giornata di domenica.

Ritrovo alle ore 7.00 in Piazza Mercato a Santa Maria Maggiore
Esclusivamente per il raggiungimento del rifugio:
Difficoltà: E
Dislivello: m 1050
Tempo salita: 4 h
Necessaria prenotazione entro il 31 luglio.

Descrizione del percorso

Salita transitando per Alpe Cima (m 1500), Cappella di Larecchio (m1694) e arrivo al Rifugio Dante Castelnuovo al Cedo (m 1560)

***

La partecipazione alle gite è riservata ai soci CAI, o di altre associazioni per cui vige il trattamento di reciprocità, in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
L’ISCRIZIONE È OBBLIGATORIA e va effettuata via mail, compilando l’apposito modulo, oppure presso la sede di Prestinone, di persona o telefonicamente al numero 032494737, lasciando eventualmente un messaggio in segreteria fuori dagli orari di apertura. In ogni caso è richiesto un recapito telefonico cellulare per tutte le comunicazioni necessarie. Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il venerdì precedente la data della gita (salvo diversa indicazione); in caso di insufficienti adesioni l’evento sarà annullato.
La sezione CAI Valle Vigezzo e i suoi accompagnatori qualificati si impegnano per offrire il miglior servizio possibile ai partecipanti alle gite. Per il conseguimento di questo obiettivo è indispensabile la collaborazione degli stessi partecipanti, accettando le direttive del Capo Gita, evitando di seguire percorsi alternativi e di staccarsi dal gruppo. La coesione del gruppo per tutta la durata dell’escursione è importante ai fini della sicurezza; si richiede quindi di sapersi adattare all’andatura, al numero e alla frequenza delle pause durante la gita.
I minori devono essere accompagnati da persona maggiorenne garante e responsabile.
La direzione gite si riserva di NON accettare nelle escursioni persone ritenute non idonee oppure non adeguatamente equipaggiate.
Agli utilizzatori dei rifugi si raccomanda di NON lasciare rifiuti di vario tipo, ma di portarli a valle, di rimettere in ordine tutte le dotazioni utilizzate e comunque di voler cortesemente segnalare ogni disfunzione o disservizio riscontrati.
L’educazione è un bene di tutti.

ACCOMPAGNATORI: Marco De Ambrosis AAG – Giampaolo Maini ASE – Raffaele Marini ORTAM – Roberto Paniz ASE

Per info o iscrizioni: gite@caivigezzo.it – www.caivigezzo.org

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Santa Maria Maggiore - Laboratorio api per bambini

Sabato 6 agosto alle ore 11.00 circa (al termine dell’inaugurazione della mostra “Apiario d’autore”) presso la Casa del Profumo è organizzato il laboratorio sulle api per bambini, per far conoscere e amare il mondo delle api attraverso l’arte.

Massimo 10 partecipanti, da 6 anni in su.
Durata 1 ora circa.
Quota di partecipazione € 15 a partecipante.

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo casadelprofumosmm@gmail.com o presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.

 

Santa Maria Maggiore: Musica da bere al Teatro Comunale

Sabato 6 agosto alle ore 17.45 nell’ambito della stagione 2022 di Musica da bere presso il Teatro Comunale concerto di musica classica con Mauro Colnaghi ed Emanuele Morazzoni al clarinetto e Renata Sacchi al pianoforte.

Un’attesa conferma nella ricca stagione di eventi dell’estate 2022 di Santa Maria Maggiore è l’amatissima stagione musicale Musica da bere, in programma tra il 2 luglio e il 27 agosto. Caratterizzata da una programmazione che mescola appuntamenti di musica classica con concerti di musica popolare, con escursioni nello stile Irish, la rassegna sarà arricchita quest’anno da due appuntamenti musical-teatrali e dal ciclo Musica Bestiale, che offrirà itinerari musicali e artistici dedicati a varie specie faunistiche.
Gli appuntamenti con le sette note sono organizzati dal Comune di Santa Maria Maggiore con la direzione artistica del Maestro Roberto Bassa.

Mauro Colnaghi, Emanuele Morazzoni e Renata Sacchi intraprenderanno un percorso musicale tra opere note, come i due Konzerstück di Mendelssohn, e brani meno conosciuti di autori moderni. Scopriremo come le musiche per trio di due clarinetti e pianoforte, oggi poco ascoltate, includano opere di grandissimo valore musicale ed emozionale.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Sabato 6 e domenica 7 agosto il CAI Vigezzo organizza un’escursione al Rifugio Dante Castelnuovo al Cedo (m 1560).

Pernottamento in rifugio; salita facoltativa al Pizzo Ragno o escursioni in zona e rientro nella giornata di domenica.

Ritrovo alle ore 7.00 in Piazza Mercato a Santa Maria Maggiore
Esclusivamente per il raggiungimento del rifugio:
Difficoltà: E
Dislivello: m 1050
Tempo salita: 4 h
Necessaria prenotazione entro il 31 luglio.

Descrizione del percorso

Salita transitando per Alpe Cima (m 1500), Cappella di Larecchio (m1694) e arrivo al Rifugio Dante Castelnuovo al Cedo (m 1560)

***

La partecipazione alle gite è riservata ai soci CAI, o di altre associazioni per cui vige il trattamento di reciprocità, in regola con il tesseramento per l’anno in corso.
L’ISCRIZIONE È OBBLIGATORIA e va effettuata via mail, compilando l’apposito modulo, oppure presso la sede di Prestinone, di persona o telefonicamente al numero 032494737, lasciando eventualmente un messaggio in segreteria fuori dagli orari di apertura. In ogni caso è richiesto un recapito telefonico cellulare per tutte le comunicazioni necessarie. Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il venerdì precedente la data della gita (salvo diversa indicazione); in caso di insufficienti adesioni l’evento sarà annullato.
La sezione CAI Valle Vigezzo e i suoi accompagnatori qualificati si impegnano per offrire il miglior servizio possibile ai partecipanti alle gite. Per il conseguimento di questo obiettivo è indispensabile la collaborazione degli stessi partecipanti, accettando le direttive del Capo Gita, evitando di seguire percorsi alternativi e di staccarsi dal gruppo. La coesione del gruppo per tutta la durata dell’escursione è importante ai fini della sicurezza; si richiede quindi di sapersi adattare all’andatura, al numero e alla frequenza delle pause durante la gita.
I minori devono essere accompagnati da persona maggiorenne garante e responsabile.
La direzione gite si riserva di NON accettare nelle escursioni persone ritenute non idonee oppure non adeguatamente equipaggiate.
Agli utilizzatori dei rifugi si raccomanda di NON lasciare rifiuti di vario tipo, ma di portarli a valle, di rimettere in ordine tutte le dotazioni utilizzate e comunque di voler cortesemente segnalare ogni disfunzione o disservizio riscontrati.
L’educazione è un bene di tutti.

ACCOMPAGNATORI: Marco De Ambrosis AAG – Giampaolo Maini ASE – Raffaele Marini ORTAM – Roberto Paniz ASE

Per info o iscrizioni: gite@caivigezzo.it – www.caivigezzo.org

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Musica da bere a Villa Antonia - ph. Marco Benedetto Cerini

Lunedì 8 agosto alle ore 21 nel Parco di Villa Antonia il Comune di Santa Maria Maggiore vi invita ad una serata di musica… curativa: “Una lacrima sul viso” per guarire i mali del cuore attraverso l’ascolto di alcune canzoni del pop italiano.

Con la splendida voce di Sara Ferrari e la chitarra di Claudio Cappini. Letture di Monica Mattei e Roberto Bassa.

In caso di maltempo il concerto si terrà nella Sala Mandamentale del Centro Culturale Vecchio Municipio.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

divARTImenti 2022 - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini
Mar Ago 0 9

Giardini segreti

Martedì 9 agosto alle ore 10.30 nell’ambito di Giardini segreti, le visite guidate ai giardini privati, visita al Giardino del Cious, nel centro storico di Santa Maria Maggiore.

L’occasione è unica – e ghiotta – per scoprire un angolo normalmente chiuso al pubblico del nostro bel borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Un piccolo evento artistico concluderà la visita.
Il ritrovo è previsto alle ore 10.30 davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Massimo 30 persone. Prenotazione obbligatoria presso Pro Loco.
Costo €5 a persona, bambini sotto i 10 anni gratis.

 

Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l’arte.

L’artista Pietro Weber sarà il docente del corso di pittura su ceramica, organizzato nei giorni 9, 10 e 11 agosto, dalle ore 17 alle ore 19.

Il laboratorio è riservato ad un numero massimo di 10 persone e si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
Il corso ha l’intento di avvicinare le persone ad una forma d’arte particolarmente sensibile, il laboratorio prevede la pittura di oggetti ceramici con l’uso di colori dedicati chiamati ossidi.

Gli incontri inizieranno con una breve presentazione del lavoro dell’artista e la visione di alcuni esempi cromatici prima e dopo la cottura in forno alla temperatura di 970 gradi. Dopo la teoria su preparazione e stesura del colore, il partecipante con la massima libertà espressiva e sotto la guida dell’artista, realizzerà due manufatti quali piatti o ciotole. Al termine gli oggetti verranno cotti nel forno per una durata complessiva di 24 ore.

PIETRO WEBER nasce a Cles (Trento) nel 1959. Durante i primi anni settanta si trasferisce con la famiglia dal suo paese di origine, Denno in Val di Non, a Torino, dove frequenta il Liceo Artistico, ma è presso lo studio di Bruno Martinazzi che avviene il primo approccio alla materia, lavorando il ferro, il marmo e l’argilla.
Negli anni ottanta iniziano le prime importanti collaborazioni come scenografo e costumista con due delle compagnie teatrali torinesi di maggior rilievo: ”Assemblea Teatro-Teatro Stabile di Torino” di Renzo Sicco e “Non solo Teatro” di Guido Castiglia.
Fino ai primi anni duemila il suo lavoro si indirizzerà verso l’uso di svariati materiali, come tessuti, legno, catrame e calce naturale più avanti, in seguito sarà l’argilla il mezzo esclusivo della sua produzione che lo porterà nel 2007 a ricevere il prestigioso premio nazionale “Viaggio attraverso la ceramica” presso il Museo di Cargaleiro di Vietri sul Mare (Salerno), entrando di diritto fra i massimi ceramisti contemporanei.
Le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private in molti Paesi. Attualmente vive e lavora a Denno (Trento).

Il costo di iscrizione è di € 100 euro.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l’arte.

L’artista Pietro Weber sarà il docente del corso di pittura su ceramica, organizzato nei giorni 9, 10 e 11 agosto, dalle ore 17 alle ore 19.

Il laboratorio è riservato ad un numero massimo di 10 persone e si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
Il corso ha l’intento di avvicinare le persone ad una forma d’arte particolarmente sensibile, il laboratorio prevede la pittura di oggetti ceramici con l’uso di colori dedicati chiamati ossidi.

Gli incontri inizieranno con una breve presentazione del lavoro dell’artista e la visione di alcuni esempi cromatici prima e dopo la cottura in forno alla temperatura di 970 gradi. Dopo la teoria su preparazione e stesura del colore, il partecipante con la massima libertà espressiva e sotto la guida dell’artista, realizzerà due manufatti quali piatti o ciotole. Al termine gli oggetti verranno cotti nel forno per una durata complessiva di 24 ore.

PIETRO WEBER nasce a Cles (Trento) nel 1959. Durante i primi anni settanta si trasferisce con la famiglia dal suo paese di origine, Denno in Val di Non, a Torino, dove frequenta il Liceo Artistico, ma è presso lo studio di Bruno Martinazzi che avviene il primo approccio alla materia, lavorando il ferro, il marmo e l’argilla.
Negli anni ottanta iniziano le prime importanti collaborazioni come scenografo e costumista con due delle compagnie teatrali torinesi di maggior rilievo: ”Assemblea Teatro-Teatro Stabile di Torino” di Renzo Sicco e “Non solo Teatro” di Guido Castiglia.
Fino ai primi anni duemila il suo lavoro si indirizzerà verso l’uso di svariati materiali, come tessuti, legno, catrame e calce naturale più avanti, in seguito sarà l’argilla il mezzo esclusivo della sua produzione che lo porterà nel 2007 a ricevere il prestigioso premio nazionale “Viaggio attraverso la ceramica” presso il Museo di Cargaleiro di Vietri sul Mare (Salerno), entrando di diritto fra i massimi ceramisti contemporanei.
Le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private in molti Paesi. Attualmente vive e lavora a Denno (Trento).

Il costo di iscrizione è di € 100 euro.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l’arte.

L’artista Pietro Weber sarà il docente del corso di pittura su ceramica, organizzato nei giorni 9, 10 e 11 agosto, dalle ore 17 alle ore 19.

Il laboratorio è riservato ad un numero massimo di 10 persone e si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
Il corso ha l’intento di avvicinare le persone ad una forma d’arte particolarmente sensibile, il laboratorio prevede la pittura di oggetti ceramici con l’uso di colori dedicati chiamati ossidi.

Gli incontri inizieranno con una breve presentazione del lavoro dell’artista e la visione di alcuni esempi cromatici prima e dopo la cottura in forno alla temperatura di 970 gradi. Dopo la teoria su preparazione e stesura del colore, il partecipante con la massima libertà espressiva e sotto la guida dell’artista, realizzerà due manufatti quali piatti o ciotole. Al termine gli oggetti verranno cotti nel forno per una durata complessiva di 24 ore.

PIETRO WEBER nasce a Cles (Trento) nel 1959. Durante i primi anni settanta si trasferisce con la famiglia dal suo paese di origine, Denno in Val di Non, a Torino, dove frequenta il Liceo Artistico, ma è presso lo studio di Bruno Martinazzi che avviene il primo approccio alla materia, lavorando il ferro, il marmo e l’argilla.
Negli anni ottanta iniziano le prime importanti collaborazioni come scenografo e costumista con due delle compagnie teatrali torinesi di maggior rilievo: ”Assemblea Teatro-Teatro Stabile di Torino” di Renzo Sicco e “Non solo Teatro” di Guido Castiglia.
Fino ai primi anni duemila il suo lavoro si indirizzerà verso l’uso di svariati materiali, come tessuti, legno, catrame e calce naturale più avanti, in seguito sarà l’argilla il mezzo esclusivo della sua produzione che lo porterà nel 2007 a ricevere il prestigioso premio nazionale “Viaggio attraverso la ceramica” presso il Museo di Cargaleiro di Vietri sul Mare (Salerno), entrando di diritto fra i massimi ceramisti contemporanei.
Le sue opere sono ospitate in collezioni pubbliche e private in molti Paesi. Attualmente vive e lavora a Denno (Trento).

Il costo di iscrizione è di € 100 euro.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.

 

Santa Maria Maggiore - Laboratorio api per bambini

Giovedì 11 agosto alle ore 10.00 presso la Casa del Profumo è organizzato il laboratorio sulle api per bambini, per far conoscere e amare il mondo delle api attraverso l’arte.

Massimo 10 partecipanti, da 6 anni in su.
Durata 1 ora circa.
Quota di partecipazione € 15 a partecipante.

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo casadelprofumosmm@gmail.com o presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.

 

Scorci di Santa Maria Maggiore, il Vecchio Municipio - ph. Marco Benedetto Cerini

Il Comune di Santa Maria Maggiore organizza per giovedì 11 agosto alle ore 17.30 nella Sala Mandamentale del Vecchio Municipio la commemorazione storica dei patti di libertà dell’estate 1222.

Nel 1222, nel pieno delle lotte feudali, gli uomini di Vigezzo stringono tra loro una lega per scacciare i dominatori. È il primo sussulto di libertà del popolo ossolano, uno dei primi nella storia del medioevo alpino.

Intervengono lo storico Enrico Rizzi, l’architetto Giovanni Simonis e il sindaco di Santa Maria Maggiore Claudio Cottini, mentre il gruppo musicale Murmur Mori ricreerà l’atmosfera del tempo.

 

Roberto Bassa e Davide Besana - Musica da bere - Santa Maria Maggiore

Giovedì 11 agosto alle ore 21 per il ciclo “Concerti per la Belle Arti” Davide Besana al violino, Alessandro Ramoni all’armonium e Roberto Bassa al pianoforte si esibiranno al Teatro Comunale in “Originalità sonore dell’Ottocento”, omaggio alle opere ottocentesche della Pinacoteca della Scuola.

Gli appuntamenti sono promossi in collaborazione con l’Associazione Culturale Carlo Ravasenga di Orcesco. L’associazione collabora e sostiene da quasi 20 anni le attività della Scuola attraverso eventi musicali, per un lungo periodo ospitati nella Pinacoteca, legati a mostre e momenti di attività della stessa.
Nei progetti futuri, al ritorno nella nuova bella sede, sono previsti percorsi tematici che si leghino in maniera sempre più forte a temi artistici passati e presenti, che siano di valorizzazione del patrimonio vigezzino, ma anche ossolano più in generale.

Gli altri appuntamenti dei “Concerti per la Belle Arti” sono in programma giovedì 21 luglio e sabato 10 settembre.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Escursione Piana di Vigezzo - Laghetti di Muino - ph. Marco Benedetto Cerini

Nella mattinata di venerdì 12 agosto è in programma “Mucche in vacanza con merenda dell’alpigiano”, escursione all’Alpe Pidella, con tragitto in cabinovia alla Piana di Vigezzo.

Il ritrovo è alla stazione di partenza della cabinovia (alla base delle scale della biglietteria) alle ore 10.
Costo (comprensivo del tragitto a/r in cabinovia) € 20 compresa la merenda dell’alpigiano.
La prenotazione è obbligatoria.
Per info e prenotazioni:  Arianna Bertoni tel. 347.9103100.

 

***ATTENZIONE, EVENTO POSTICIPATO DA MERCOLEDÌ 10 A VENERDÌ 12 AGOSTO CAUSA PREVISIONI METEO AVVERSE***
Venerdi 12 agosto osservate con noi le stelle cadenti al termine dell’escursione serale Le stelle di S.Lorenzo viste dal Panettone di Dissimo, con l’accompagnamento della guida escursionistica Arianna Bertoni e cena al sacco.

Il ritrovo è alle ore 18.30 davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Prenotazione obbligatoria.
Costo: €5 dai 6 ai 17 anni, €10 dai 18 ai 99 anni, €20 per le famiglie.
Per info e prenotazioni. Arianna Bertoni – tel. 347.9103100.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Sabato 13 e domenica 14 agosto sono organizzate visite guidate della bellissima Casa Simonis a Buttogno, dimora del ‘500, restaurata nel 1794.

Visite ogni 30 minuti: dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30.

Ritrovo nel cortile di Casa Simonis

Ai fini organizzativi è obbligatoria la prenotazione al numero 347 8325894.

Organizzazione a cura della Delegazione FAI VCO.

 

Sabato 13 agosto alle ore 17.45 nell’ambito della stagione 2022 di Musica da bere la cantante e pianista Tiziana Coco si esibirà al Teatro Comunale con un programma di musica jazz e soul.

Un’attesa conferma nella ricca stagione di eventi dell’estate 2022 di Santa Maria Maggiore è l’amatissima stagione musicale Musica da bere, in programma tra il 2 luglio e il 27 agosto. Caratterizzata da una programmazione che mescola appuntamenti di musica classica con concerti di musica popolare, con escursioni nello stile Irish, la rassegna sarà arricchita quest’anno da due appuntamenti musical-teatrali e dal ciclo Musica Bestiale, che offrirà itinerari musicali e artistici dedicati a varie specie faunistiche.
Gli appuntamenti con le sette note sono organizzati dal Comune di Santa Maria Maggiore con la direzione artistica del Maestro Roberto Bassa.

Tiziana Coco nasce a Milano da genitori campani, motivo per cui incarna le caratteristiche della Donna del sud: solare, passionale, forte ed empatica.
Cresciuta in una famiglia amante della musica e dell’arte in generale, comincia a studiare pianoforte all’età di 7 anni.Una bambina innamorata del Gospel e delle voci nere della migliore tradizione afroamericana, realizza grazie al maestro Roberto Bassa di avere una voce per cantare e inizia ad esibirsi professionalmente a soli quindici anni.
Dopo il liceo si divide tra psicologia all’università di Torino e un’intensa attività live quando decide di fare della musica la propria professione principale ed inizia un lungo percorso di studio e ricerca (docenti privati,Nam,civica jazz, conservatorio di Milano, workshops e tanti viaggi).
Ha collaborato con molti tra i più apprezzati musicisti italiani e d’oltreoceano ed è stata spesso band leader spaziando tra repertori soul, jazz, funk, musica italiana d’autore, dimostrando una spiccata versatilità e sviluppando grande conoscenza dei differenti generi.
Nel 2010 si apre l’esperienza newyorkese che la vedrà esibirsi con alcuni importanti musicisti della scena americana (Valerie Simpson, Jeremiah Abiah,Al Carty,William Garrison, William Barnes,Alec Shantzis).
Attualmente è attiva in Italia con un progetto in trio dedicato alle voci della Motown con Riccardo Fioravanti e Giorgio Di Tullio.
Si esibisce nella svizzera francese in voce e piano solo e col pregevole Pietro Nobile.
Da sempre molto attiva anche sul piano della didattica, ha insegnato canto e corsi complementari nella maggior parte delle scuole milanesi (Accademia del suono, Borgo della musica, MaS, Musicomania, Dolmen Studio,Haccademia Villa Lobos,Geis) Smart Academy(Svizzera) e all’estero proponendo diversi workshop dedicati alla voce.
Sono in lavorazione un suo album di inediti e un libro dedicato alla vocalità.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Sabato 13 e domenica 14 agosto sono organizzate visite guidate della bellissima Casa Simonis a Buttogno, dimora del ‘500, restaurata nel 1794.

Visite ogni 30 minuti: dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30.

Ritrovo nel cortile di Casa Simonis

Ai fini organizzativi è obbligatoria la prenotazione al numero 347 8325894.

Organizzazione a cura della Delegazione FAI VCO.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Mostra Apiario d'Autore - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Sabato 6 agosto alle ore 10.30 inaugura presso la Serra della Casa del Profumo la mostra dei frontali dell’Apiario, nell’ambito del progetto Apiario d’Autore. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino a martedì 16 agosto.

Apiario d’Autore è un progetto ideato da Mauro Rutto, titolare di Apicoltura Gocce di Miele, che interviene attivamente in sostegno dell’ambiente e del mondo delle api attraverso l’arte. Il progetto prevede che ogni anno vengano selezionati 15 artisti per lavorare sul frontale di un’arnia, seguendo un tema diverso di anno in anno. I frontali decorati sono poi montati ognuno sulla propria arnia per viverne la vita: le api con il loro incessante lavoro danno infatti carattere alla parte posteriore del frontale lasciando dei segni indelebili come frammenti di propoli, cera ecc., e il caratteristico “profumo d’ape”. Così la natura con la stagionalità degli eventi rendono l’opera unica.

In mostra a Santa Maria Maggiore una selezione dei frontali realizzati nelle diverse edizioni.

Maggiori info sul progetto Apiaro d’Autore cliccando qui

Ingresso libero.
Per info: casadelprofumosmm@gmail.com

La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Inaugurazione sabato 6 agosto alle ore 10.30, a seguire il laboratorio sulle api per bambini.

Laboratorio per bambini in calendario anche giovedì 11 agosto alle ore 10.

 

Lilhium

Martedì 16 agosto alle ore 18 in piazza Risorgimento concerto del trio acustico Lilhium.

I Lilhium sono Martina Novelli (voce e chitarra), Nico Cappini (chitarra) e Claudio Cappini (basso).

In caso di maltempo il concerto è annullato.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Raimondo Caliari a Sentieri e Pensieri - Santa Maria Maggiore

Mercoledì 17 agosto alle ore 18 per Sentieri e Pensieri OFF nel Parco di Villa Antonia l’hobbista della carta Raimondo Caliari. parlerà di “Cognomi italiani. Breve storia e origine”.

Accesso gratuito.

 

Gara della pastasciutta a Santa Maria Maggiore - ph. Gianluca Barlacchi

***ATTENZIONE, EVENTO ANNULLATO PER PROBLEMI ORGANIZZATIVI***
Mercoledì 17 agosto torna a grande richiesta la spassosa gara della pastasciutta in Piazza Risorgimento: il divertimento è assicurato.

Una lunghissima tavolata in Piazza Risorgimento (e oltre: se sarete in tanti allungheremo le postazioni nelle altre vie del borgo!) per una scorpacciata di squisita pasta al pomodoro! Chi sarà il più veloce?
Piccolo particolare: dovrete mangiare gli spaghetti rigorosamente con le mani legate dietro la schiena! Un gioco da ragazzi? Mettetevi alla prova! 😉

L’evento è organizzato dalla Pro loco di Santa Maria Maggiore, Crana e Buttogno.

Info prenotazione e dettagli presto online.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Prato nero, pineta di Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

Mercoledì 24 agosto nella meravigliosa Pineta di Santa Maria Maggiore dalle ore 15 alle ore 17 pomeriggio di giochi e disegni dedicato alla scoperta del bosco.

Per bimbi dai 6 ai 12 anni, senza iscrizione.
Ritrovo presso il Minigolf (nelle vicinanze della piscina).
I partecipanti dovranno portare i propri pastelli da disegno.
Evento gratuito organizzato dalla Pro loco di Santa Maria Maggiore, Crana e Buttogno.
In caso di malempo l’evento sarà rimandato.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Colori in Val Vigezzo - Sullo sfondo Craveggia e Santa Maria Maggiore (Copy)

Sabato 27 agosto è in programma la passeggiata “Guarda sotto la Marta Santa… di verdura ce n’e’ tanta!”, bella gita a Craveggia nell’orto dell’azienda agricola “Minimalia – piccole terre, grandi sapori”.

Il ritrovo è alle ore 14.30 davanti alla Pro loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
La prenotazione è obbligatoria.
Il costo è di € 5 per i partecipanti dai 6 ai 17 anni, €10 per i partecipanti dai 18 ai 99 anni, €20 per le famiglie.
Per info e prenotazioni:  Arianna Bertoni tel. 347.9103100.

 

Santa Maria Maggiore: Musica da bere al Teatro Comunale

Sabato 27 agosto alle ore 17.45, in collaborazione con La Clacque e Teatro della Tosse di Genova, lo spettacolo Belle di notte, di e con Susanna Gozzetti e Cecilia Vecchio chiuderà, al Teatro Comunale, Musica da bere 2022.

Un’attesa conferma nella ricca stagione di eventi dell’estate 2022 di Santa Maria Maggiore è l’amatissima stagione musicale Musica da bere, in programma tra il 2 luglio e il 27 agosto. Caratterizzata da una programmazione che mescola appuntamenti di musica classica con concerti di musica popolare, con escursioni nello stile Irish, la rassegna sarà arricchita quest’anno da due appuntamenti musical-teatrali e dal ciclo Musica Bestiale, che offrirà itinerari musicali e artistici dedicati a varie specie faunistiche.
Gli appuntamenti con le sette note sono organizzati dal Comune di Santa Maria Maggiore con la direzione artistica del Maestro Roberto Bassa.

Un progetto di Teatro canzone tutto al femminile, con un repertorio che va dagli anni ’20 agli anni ’70 del Novecento.
Una compagnia di guitte che cerca sempre un luogo in cui esibirsi. Credono molto nel loro spettacolo, lo ritengono “un salvagente per la gente” che ha dimenticato che la poesia e il teatro salveranno il mondo. Ci credono a tal punto da contattare un fantomatico produttore francese.
Lo spettacolo è un viaggio nel passato che ricorda donne di ogni rango e di ogni parte del mappamondo: Marylin Monroe, Marlene Dietrich, le gemelle Kessler e Ave Ninchi, per citarne alcune.
Una divertente carrellata di canzoni e sketch tratti da famose commedie musicali, senza prendersi troppo sul serio.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Lunedì 29 agosto alle ore 10.30 visita guidata tematica Ti racconto… – “Il parlamento delle donne e i magnifici tessuti di un tempo”.

Costo €5 a persona, gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Ritrovo davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Prenotazione obbligatoria presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Da sabato 9 luglio presso il Museo dello Spazzacamino è visitabile l’esposizione delle tavole originali delle illustrazioni dell’artista Caterina Gomirato inserite nel volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”.

Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a lunedì 5 settembre e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. La mostra sarà visitabile anche lunedì 5 settembre, per l’apertura straordinaria del Museo in occasione del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.

Il volume “…e poi ecco la terra! Storie di emigrazione”, terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.

Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it

Il volume sarà presentato venerdì 8 luglio alle ore 18.

 

Da domenica 10 luglio a domenica 4 settembre al Centro Culturale Vecchio Municipio è aperta la mostra “Paesaggi come luoghi dell’anima. L’opera di Aldo Cerchiari: gli anni con Lucio Fontana e Bruno Munari”, visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

Aldo Libertario – come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico – nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.

ALDO CERCHIARI – OPERA PITTORICA

È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l’atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.

La mostra, a cura di Mariateresa Chirico, sarà inaugurata sabato 9 luglio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Vecchio Municipio.

Da sabato 10 settembre a martedì 1 novembre la mostra è aperta il sabato, la domenica e i festivi, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 18.30.

 

Parco di Villa Antonia - Santa Maria Maggiore - ph. Marco Benedetto Cerini

In attesa del Raduno Internazionale dello Spazzacamino, mercoledì 31 agosto dalle ore 16 alle ore 18 dedichiamo agli spazzacamini il pomeriggio di giochi e disegni dei bimbi nel Parco di Villa Antonia.

Per bimbi dai 6 ai 12 anni, senza iscrizione.
I partecipanti dovranno portare i propri pastelli da disegno.
Evento gratuito organizzato dalla Pro loco di Santa Maria Maggiore, Crana e Buttogno.