Dal 18 dicembre al 9 gennaio presso il lavatoio comunale di Santa Maria Maggiore sarà visitabile la mostra “Angioli”.
La mostra è aperta a tutti, ad ingresso gratuito.
La mostra è aperta a tutti, ad ingresso gratuito.
.Il volume "...e poi ecco la terra! Storie di emigrazione", terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.
Le tavole originali delle illustrazioni del volume, ad opera dell’artista Caterina Gomirato, resteranno esposte per tutto il mese di luglio e saranno visitabili negli orari di apertura del Museo dello Spazzacamino (dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18).
Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it
Le tavole originali di Caterina Gomirato saranno esposte fino a domenica 31 luglio e saranno visitabili dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18.
Il volume "...e poi ecco la terra! Storie di emigrazione", terzo della serie “I quaderni del museo” a cura del Museo Regionale dell’emigrazione Vigezzina nel Mondo realizzato in collaborazione con Interreg DI-Se è la raccolta dei racconti vincitori e finalisti del “Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini – Salviamo la Montagna – sezione emigrazione”.
Caterina Gomirato si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia ‘Art for Art’ Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, a mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica Jazz in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.
www.caterinagomirato.it
Aldo Libertario - come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico - nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.
ALDO CERCHIARI - OPERA PITTORICA
È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l'atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.
Aldo Libertario - come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico - nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.
ALDO CERCHIARI - OPERA PITTORICA
È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l'atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.
La conferenza è aperta a chiunque voglia partecipare. Vi aspettiamo numerosi.
Esposizione delle 12 tavole realizzate dall’illustratore Marco Goran Romano per il calendario Epson 2022, un’esplorazione del mondo dei mestieri legati alla creatività a partire dagli anni Venti del ‘900. Si tratta dell’edizione 2022 del calendario Epson, già vincitore del ComArts Award of Excellence 2022 Illustration, premio organizzato dall’omonima rivista americana, una delle pubblicazioni più influenti del settore che raccoglie il meglio della comunicazione visiva a livello mondiale..
La mostra è parte del progetto Interreg Italia-Svizzera DI-Se.
Marco Goran Romano, illustratore pugliese, è stato inserito tra i 10 migliori giovani designer secondo il settimanale americano Adweek e nella lista dei 20 Under 30 New Visual Artists stilata da Print Magazine. Goran ha iniziato la sua carriera come resident illustrator per la redazione italiana di WIRED insieme a David Moretti, ora direttore creativo alla Apple di Cupertino. Ha all’attivo collaborazioni con Fortune, Forbes, The Guardian, The New York Times, The New Yorker, The Wall Street Journal e con l’iconico settimanale TIME.
Scopri la Casa del Profumo Feminis-Farina.
Per tutto il Weekend da favola il centro storico sarà addobbato di magia, con piccoli allestimenti dedicati alle favole.
Ecco il programma del lungo weekend:
Alle ore 14.30 "Cloppete cloppete…A spasso con i cavalli”, facile passeggiata lungo il fiume e in pineta.
Costo: €5 da 6 a 17 anni, €10 da 18 a 99 anni, €20 per le famiglie
Ritrovo ore 14.30 davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Prenotazione obbligatoria.
Per info e prenotazioni: Arianna Bertoni 347.9103100
Alle ore 18.00 per Teatro Family la compagnia La Contrada – Teatro stabile di Trieste presenta nel Parco Villa Antonia Bella e bestia
Con Enza De Rose, Valentino Pagliei, Francesco Godina
Testo di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto
liberamente tratto dalla fiaba tradizionale
Regia di Daniela Gattorno
La bestia della fiaba omonima è qui un giovane principe, ma anche un ragazzo di oggi, con grandi orecchie e sopracciglia pelose, trasformato in un essere orribile dalla solita strega malvagia. Ma Bestia non si arrende e vuole trovare la ragazza giusta per spezzare l’incantesimo che lo opprime. E’ così che, quando un padre sta per cogliere una rosa in regalo per la figlia preferita, alla Bestia viene offerta la grande opportunità di costringere una ragazza a vivere con lui, nella speranza di riuscire a convolare a nozze. Bella per sua fortuna non è solo carina, ha un grande cuore e accetta di conoscere Bestia, che è brutta davvero, ma simpatica e anche un po’ romantica. Tra i due si instaura un rapporto speciale, che trascende l’aspetto fisico, capace di spezzare ogni incantesimo, partendo dall’accettazione di sé. Tra sorelle intigranti e pasticcione, un padre negato per gli affari ma col cuore di poeta e un cameriere pieno di simpatia, si snoda una vicenda dal finale un po’ speciale.
In caso di pioggia lo spettacolo sarà rappresentato al Teatro Comunale.
Alle ore 15.00 per Teatro Family la compagnia milanese Erewhon presenta Suoni in gioco
Il Parco di Villa Antonia si anima e si colora di...
Strane costruzioni, oggetti in movimento, meccanismi sonori, macchine in gioco... Il Parco di Villa Antonia si anima e prende vita, suona, gioca, ruota, gira, saltella, picchietta, tamburella, trilla... in una grande festa dove diversi oggetti fanno parte di costruzioni buffe e originali con cui ognuno potrà giocare per farle muovere e suonare.
Nel Parco di Villa Antonia troverete giochi sonori realizzati con oggetti di uso quotidiano, reinventati in costruzioni con cui potrete interagire autonomamente oppure seguendo gli stimoli degli animatori. Troverete varie costruzioni, tra cui:
Grazie a queste machine-gioco potrete creare nel Parco di Villa Antonia una grande orchestra.
In caso di pioggia lo spettacolo sarà rappresentato al Teatro Comunale.
Esposizione delle 12 tavole realizzate dall’illustratore Marco Goran Romano per il calendario Epson 2022, un’esplorazione del mondo dei mestieri legati alla creatività a partire dagli anni Venti del ‘900. Si tratta dell’edizione 2022 del calendario Epson, già vincitore del ComArts Award of Excellence 2022 Illustration, premio organizzato dall’omonima rivista americana, una delle pubblicazioni più influenti del settore che raccoglie il meglio della comunicazione visiva a livello mondiale..
La mostra è parte del progetto Interreg Italia-Svizzera DI-Se.
Marco Goran Romano, illustratore pugliese, è stato inserito tra i 10 migliori giovani designer secondo il settimanale americano Adweek e nella lista dei 20 Under 30 New Visual Artists stilata da Print Magazine. Goran ha iniziato la sua carriera come resident illustrator per la redazione italiana di WIRED insieme a David Moretti, ora direttore creativo alla Apple di Cupertino. Ha all’attivo collaborazioni con Fortune, Forbes, The Guardian, The New York Times, The New Yorker, The Wall Street Journal e con l’iconico settimanale TIME.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 18.
Scopri la Casa del Profumo Feminis-Farina.
Il volume è a cura di Associazione Culture d’Insieme nel VCO e Associazione Culturale Gabarè.
Briciole di memoria rappresentativa del panorama culturale gastronomico di un territorio che si estende attorno alla Val Grande dai pendii delle vallate fino alle sponde del Lago Maggiore. Il piacere della scoperta di un antico modo di utilizzare i prodotti della terra e di riallacciare una continuità culturale con il nostro recente passato.
Il progetto prevede un corso di formazione su temi artistici con approccio multidisciplinare, alternando momenti teorici e laboratoriali con uscite sul territorio.
Il corso si terrà presso la Sala Mandamentale.
Presto online info dettagliate.
Per contatti e info: www.asilobianco.it oppure 320/9525617
Costo €5 a persona, gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Ritrovo davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Prenotazione obbligatoria presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l'arte.
Il corso, per un totale di 8 incontri, si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
I partecipanti al corso saranno aiutati a vincere le proprie insicurezze, rinforzare la personalità e scoprire il proprio mondo al riparo da giudizi, interpretazioni e competizioni.
Il gioco si svolgerà su tavoli dove troveranno posto da 4 a 6 persone su cui saranno disposte matite colorate in una gamma di 15 colori. Ad ogni partecipante verrà consegnato
un foglio da disegno su cui potrà esprimere liberamente la sua creatività.
I partecipanti durante il proprio lavoro saranno seguiti senza essere né corretti, né giudicati.
Alessandro Giozza è pittore, restauratore di dipinti, praticien di educazione creatrice. Formatosi sotto la guida del pittore Tullio Giovernzani di Milano e seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio, acrilici e pastelli. Ha tenuto diversi corsi di insegnamento presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, la Parrocchia di S. Antonio e UNI TRE a Domodossola, “Segno e Colore” a Masera e Druogno.
Ornella Pelfini è pittrice, restauratrice di dipinti, praticien di educazione creatrice. Ha frequentato l’Atelier di Alessadro Giozza. Seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio e tecniche miste. Assistente nei corsi tenuti dal pittore Alessandro Giozza. Responsabile del corso per bambini “L’arte come gioco” a Masera e Druogno. Ha aperto dal 2014 al 2019 l’Atelier Colore libero, sede del “Closlieu” delle valli ossolane.
Ornella Pelfini e Alessandro Giozza, sono praticiens formatisi ai corsi tenuti personalmente da Arno Stern, a Mendrisio.
Il praticien è il conduttore del “Closlieu”, uno spazio specifico predisposto per “Il Gioco del Dipingere”. In seguito Alessandro Giozza ha ideato “La ruota dei colori”, proponendo un laboratorio adatto a tutte le età.
Il costo di iscrizione, riservato ad un numero massimo di 15 persone, è di € 100 euro per tutto il corso o € 15 per ogni singola lezione.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.
La seconda serata di liscio in Villa Antonia è organizzata per venerdì 5 agosto.
Zum-pa-pa è organizzato dalla Pro loco di Santa Maria Maggiore, Crana e Buttogno.
L'escursione, per celebrare i 100 anni della Ferrovia Vigezzina Centovalli, prevede un percorso a piedi e un tratto in treno.
Partenza dalla stazione di Santa Maria Maggiore in orario da comunicare.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Per info e prenotazioni: Arianna Bertoni - 347.9103100
Presto online ulteriori informazioni.
Costo €5 a persona, gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Ritrovo davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Prenotazione obbligatoria presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Scopri qui il la Sala Mandamentale e il Centro Culturale Vecchio Municipio.
La prima serata di liscio in Villa Antonia è organizzata per sabato 23 luglio.
Zum-pa-pa è organizzato dalla Pro loco di Santa Maria Maggiore, Crana e Buttogno.
Tornano i coinvolgenti corsi estivi organizzati dalla Fondazione Rossetti Valentini, dedicati a grandi e piccini, residenti o turisti, con la passione per l'arte.
Il corso, per un totale di 8 incontri, si terrà nell’Atelier del pittore Severino Ferraris a Prestinone.
I partecipanti al corso saranno aiutati a vincere le proprie insicurezze, rinforzare la personalità e scoprire il proprio mondo al riparo da giudizi, interpretazioni e competizioni.
Il gioco si svolgerà su tavoli dove troveranno posto da 4 a 6 persone su cui saranno disposte matite colorate in una gamma di 15 colori. Ad ogni partecipante verrà consegnato
un foglio da disegno su cui potrà esprimere liberamente la sua creatività.
I partecipanti durante il proprio lavoro saranno seguiti senza essere né corretti, né giudicati.
Alessandro Giozza è pittore, restauratore di dipinti, praticien di educazione creatrice. Formatosi sotto la guida del pittore Tullio Giovernzani di Milano e seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio, acrilici e pastelli. Ha tenuto diversi corsi di insegnamento presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, la Parrocchia di S. Antonio e UNI TRE a Domodossola, “Segno e Colore” a Masera e Druogno.
Ornella Pelfini è pittrice, restauratrice di dipinti, praticien di educazione creatrice. Ha frequentato l’Atelier di Alessadro Giozza. Seguace del Neosintetismo pittorico, usa abitualmente colori a olio e tecniche miste. Assistente nei corsi tenuti dal pittore Alessandro Giozza. Responsabile del corso per bambini “L’arte come gioco” a Masera e Druogno. Ha aperto dal 2014 al 2019 l’Atelier Colore libero, sede del “Closlieu” delle valli ossolane.
Ornella Pelfini e Alessandro Giozza, sono praticiens formatisi ai corsi tenuti personalmente da Arno Stern, a Mendrisio.
Il praticien è il conduttore del “Closlieu”, uno spazio specifico predisposto per “Il Gioco del Dipingere”. In seguito Alessandro Giozza ha ideato “La ruota dei colori”, proponendo un laboratorio adatto a tutte le età.
Il costo di iscrizione, riservato ad un numero massimo di 15 persone, è di € 100 euro per tutto il corso o € 15 per ogni singola lezione.
Per iscrizioni e informazioni: fondazionerossettivalentini@gmail.com.
Sostenuta e fortemente voluta per il decimo anno consecutivo dal Comune di Santa Maria Maggiore, la rassegna Sentieri e Pensieri è nata nel 2013 sotto l’egida del Salone Internazionale del Libro di Torino e dal 2018 è parte del circuito di Borgate dal vivo. Prosegue anche nel 2022 la collaborazione con Parco Nazionale della Val Grande.
Per tutta la durata dell’evento sarà inoltre allestito un bookshop, gestito dall’Associazione Libriamoci degli editori e dei librai del Verbano Cusio Ossola, di cui fanno parte gli editori Grossi di Domodossola, Alberti di Verbania, La Pagina di Villadossola, Il rosso e il blu di Santa Maria Maggiore con le loro librerie omonime e l’editore Tararà di Verbania.
Costo €5 a persona, gratuito per bambini sotto i 10 anni.
Ritrovo davanti alla Pro Loco di Santa Maria Maggiore, in piazza Risorgimento.
Prenotazione obbligatoria presso la Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Aldo Libertario - come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico - nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.
ALDO CERCHIARI - OPERA PITTORICA
È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l'atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.
Aldo Libertario - come a indicare uno spirito libero e di stampo anarchico - nasce a Padova il 12 maggio 1906. Dopo vari spostamenti in Veneto e in Italia al seguito del padre Luigi, avvocato, scrittore, e inventore, agli inizi del decennio Venti la famiglia Cerchiari approda a Milano. Qui Aldo è iscritto al Liceo Classico Berchet, e quindi affianca il padre nella propria attività editoriale, avviata anche grazie alla stretta amicizia con la famiglia Hoepli. Appena sedicenne, però, Aldo si trova a dover provvedere alla famiglia, dato che Luigi lascia la moglie, Leonia Zonaro. È proprio Leonia, appassionata pittrice dilettante, a fornire al figlio Aldo i primi rudimenti della tecnica a olio e a soddisfare così un’urgenza forte, alla quale può inizialmente dedicarsi, per gli impegni di lavoro, solo parzialmente. La famiglia materna, originaria di Masi, nel padovano, annovera anche uno zio scultore, Adamo, e Fausto, pittore di corte del sultano di Turchia a cavallo tra XIX e XX secolo e stimato professionista dopo il rientro in Italia.
Intraprendente e determinato, Aldo lavora per alcune case editrici, collaborando a numerose pubblicazioni, tra cui l’Enciclopedia Moderna Italiana edita da Sonzogno e scritta a quattro mani con Edgardo Baldi; mette poi a punto, e dirige dal 1938 al 1949, un’ambiziosa Enciclopedia, di moderna concezione, per la casa editrice Hoepli, mentre in parallelo sviluppa un’intensa attività sportiva come schermidore, ottenendo titoli e partecipando alla squadra nazionale coi fratelli Mangiarotti. Durante la ricerca di collaboratori per l’Enciclopedia Hoepli incontra nel 1944 Elda Necchi, laureanda in Storia dell’Arte, con la quale si sposa nel maggio del 1945 a Bellagio, dove la Hoepli è sfollata. La coppia torna a Milano e, pur nelle difficoltà dell’immediato dopoguerra, vive il clima stimolante, fatto di incontri e confronti, di una città che sta rinascendo. Ben presto il salotto della loro casa diventa un luogo frequentato da artisti: Bruno Munari, intimo amico, Lucio Fontana, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Gianni Dova, Piero Manzoni, Aligi Sassu. Dal 1958 Aldo dipinge ed espone in Italia e all’estero, alternando momenti di feconda produzione ad altri di stasi, causati da una malattia che lo conduce alla morte, sopraggiunta il 15 ottobre 1971.
ALDO CERCHIARI - OPERA PITTORICA
È la natura, e in particolare il paesaggio, l’oggetto della costante, approfondita ricerca di Aldo Cerchiari. Un paesaggio che diventa risonanza del sentire, strumento per sondare e tentare di comprendere il proprio animo.
Gli inizi del suo percorso pittorico sono figurativi, attenti anche alle ricerche di altri artisti italiani e stranieri. Dopo un lungo apprendistato, che lo ha spinto a sperimentare forme e colori in disegni di varie dimensioni, alcuni anche piccolissimi, veri e propri appunti, Aldo inizia a dipingere a olio.
La sua indagine, seguendo un doppio binario, lo porta da un lato alla pittura figurativa, e dall’altro, osservando la natura quasi in una sorta di zoom, a cogliere l’essenziale e a raggiungere l’astrazione. In questi lavori i titoli diventano una chiave interpretativa, rimandando a luoghi legati alla sua vicenda personale, così come lo sono quelli delle serie che indicano i temi ricorrenti della sua ricerca: Segni del tempo, Orizzonti, Atmosfere, Il silenzio.
Nei dipinti degli anni Cinquanta e Sessanta la tavolozza è ridotta, spesso addirittura quasi monocroma; la materia è corposa, fortemente tattile, talvolta ottenuta con la mescolanza di colle e sabbia, per realizzare un effetto quasi tridimensionale. Negli ultimi dipinti, invece, tutto si fa più rarefatto: la tavolozza si schiarisce e la pennellata è più scarna, quasi trasparente.
La natura, nella sua ampia opera, è indagata con occhio attento, pronto a cogliere e a suggerire sensazioni ed emozioni:sono i contrasti della terra riarsa dell’isola siciliana di Panarea e la sua luce abbacinante, è l'atmosfera argentea della laguna, è la linearità della pianura padana, con le sue luminosità traslucide ed evanescenti.
Presepi artigianali, candele, cucito creativo e ricami, vetri e porcellane dipinti a mano, decorazioni e addobbi natalizi, tradizionale artigianato in legno, specialità gastronomiche di alta qualità, casette e decorazioni in legno e pietre locali e molto altro ancora. Una caccia al regalo davvero ricca, lungo le caratteristiche stradine lastricate e le intime piazzette, incorniciate dalle vette innevate e dalle luci natalizie che abbelliranno ogni angolo di Santa Maria Maggiore.
Info e dettagli saranno pubblicati nei prossimi mesi su questo sito e sul sito ufficiale dei Mercatini di Natale.
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