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Mostra “Collezioni svelate. Valle Vigezzo andata e ritorno”

28-09-2019 10:00 - 28-09-2019 18:30

Da luglio a novembre presso il Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile l’esposizione, con 54 opere inedite, Collezioni svelate. Valle Vigezzo andata e ritorno, organizzata con la collaborazione del Centro di Documentazione alpina Terre alte – Oscellana e dell’Associazione Culturale Villarte.

La fama della pittura vigezzina da secoli travalica i confini locali e Santa Maria Maggiore, capoluogo della valle dei pittori, ha da sempre accolto – in vari momenti dell’anno e in numerose strutture culturali – esposizioni temporanee ed eventi artistici in grado di definire ancor meglio il valore così prezioso di questa tradizione. Proprio a Santa Maria Maggiore sorge l’unica Scuola di Belle Arti ancora attiva su tutto l’arco alpino italiano: un unicum nazionale che proprio per i tesori che custodisce e per i valori che tramanda di generazione in generazione, si è recentemente aggiudicata un finanziamento di 250.000€ da Fondazione Cariplo.
Doverose premesse per spiegare finalità e motivazioni che hanno spinto il Comune di Santa Maria Maggiore a voler programmare anche per questa estate una mostra di pittura negli spazi del Centro Culturale Vecchio Municipio in Piazza Risorgimento.

Collezioni svelate. Valle Vigezzo andata e ritorno è allestita grazie alla preziosa collaborazione del Centro di Documentazione alpina Terre alte – Oscellana e dell’Associazione Culturale Villarte Onlus di Villadossola; mostra e catalogo sono realizzati grazie al contributo economico della Fondazione Paola Angela Ruminelli e di ESM ingégnerie sa di Ginevra.

La mostra – a ingresso gratuito – fino a domenica 1 settembre sarà aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.30. Dal 7 settembre al 3 novembre sarà visitabile il sabato e la domenica con gli stessi orari.

La stagione estiva del nostro paese si arricchisce quest’anno di una mostra che, grazie all’intuizione di Emile Martin Ponti, darà l’opportunità di ammirare opere inedite di pittori vigezzini ancora non del tutto esplorati. Per il Comune di Santa Maria Maggiore trasmetto l’orgoglio e il piacere di apprezzare le qualità artistiche e pittoriche di Max Ponti, scomparso in giovane età, e di riportarle a pochi passi dalla propria dimora, Villa Antonia, oggi sede del nostro Municipio, ma appartenuta nei tempi alla famiglia Ponti.

Claudio Cottini, Sindaco di Santa Maria Maggiore

L’esposizione, curata, così come il catalogo, da Aldo Banchini e Paolo Volorio, vede convergere produzioni di maestri vigezzini provenienti da quattro raccolte private con la finalità di illustrare, attraverso opere completamente inedite, un percorso nella pittura della Val Vigezzo dal XVIII secolo sino agli inizi del Novecento.
Le opere testimoniano ancora una volta l’importanza della pittura vigezzina e il suo carattere internazionale, tanto per il lusinghiero riscontro e la riconosciuta importanza che gli artisti vigezzini ebbero in Francia ed in Svizzera, quanto per il legame che maestri originari di questa terra mantennero con essa, pur operando in contesti molto distanti.

La mostra offrirà al pubblico cinquantaquattro opere fra oli e disegni, a cui si aggiunge una serie di litografie, allestite secondo due filoni tematici interconnessi fra loro:

  • un percorso espositivo cronologico che sintetizza esemplarmente il carattere della scuola vigezzina tra i secoli XVIII e XIX e il suo sviluppo e successo in Francia;
  • una porzione dedicata alla figura e all’opera di Max Ponti, pittore di origine vigezzina discendente dalla famiglia dei Rossetti, peraltro pressoché ignoto, che ebbe vita breve ma stretti legami nella Parigi di primo Novecento con i movimenti avanguardisti del nuovo secolo, sviluppati dalla pittura di Cézanne, Van Gogh e Gauguin, dei Fauves e dei postimpressionisti.

Collezioni svelate. Valle Vigezzo andata e ritorno offre, tra l’altro, eccezionali ritrovamenti, quali il bozzetto originale della più nota opera di Antonio Cotti, il Dante deriso, o due ritratti realizzati a quattro mani da Carlo Fornara e Giovanni Battista Ciolina durante il loro soggiorno a Lione nel 1896. Particolare spazio ha il tema del ritratto femminile vigezzino in abito tradizionale, rappresentato dalla fine del Settecento fino agli anni ’80 del XIX secolo, consentendo di coglierne le trasformazioni e l’evoluzione inconografica ed i suoi rapporti con la coeva ritrattistica francese.

Emergono infine dall’esposizione nuove acquisizioni ed interessanti dati, tali da porre questo evento come fondamentale apporto per la ricostruzione della storia della pittura vigezzina. L’esposizione Collezioni svelate. Valle Vigezzo andata e ritorno diventa quindi stimolo per la realizzazione di future mostre, finalizzate a svelare il patrimonio troppo spesso celato delle collezioni private, la cui conoscenza e studio diventano fondamentali per la ricostruzione della storia e della civiltà di un ambito culturale.

Scopri qui il Centro Culturale Vecchio Municipio.

 

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  • 23-03-2024 10:00 - 23-03-2024 17:00

    Da venerdì 1 marzo a mercoledì 1 maggio è visitabile la mostra “Lassù sulle montagne... quaderni, fatiche, giochi dell’infanzia di un tempo”, allestita in tre sedi del centro storico di Santa Maria Maggiore.

    La saletta al piano terra del Centro Culturale Vecchio Municipio, il portico di Piazza Risorgimento e il Lavatoio Comunale in via Roma accolgono l'originale esposizione liberamente ispirata al libro “Sotto la neve fuori dal mondo c'era una volta la scuola di montagna” di Benito Mazzi.

    Orari di apertura:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 1 marzo, in occasione di Sant'Albino, dalle ore 16.30 alle ore 18, con una piccola merenda per i visitatori.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it

     

  • 23-03-2024 10:00 - 23-03-2024 17:00

    Da venerdì 8 marzo a mercoledì 1 maggio il Comune di Santa Maria Maggiore e la Fondazione Rossetti Valentini allestiscono nella Serra della Casa del Profumo la mostra “Le custodi delle Alpi. Donne, montagne e cliché”.

    Una mostra inedita e particolarmente rilevante per approfondire il ruolo delle donne di montagna, spesso profondamente sottomesse ad un sistema: la storia, gli atti notarili e le questioni demografiche mostrano però condotte che denotano anche indipendenza, gesti di intraprendenza, capacità gestionale. Non casi isolati, ma consuetudini che saranno valorizzate nel percorso espositivo.

    Una piccola esposizione che vuole sottolineare le peculiarità della parabola esistenziale delle donne di montagna di un tempo, con l'intento di non irrigidire in categorie assolute fenomeni sociali e demografici dell'organizzazione comunitaria alpina che non erano determinati dalla natura, ma soltanto da adattamenti di tipo culturale ed economico.

    Orari di apertura della mostra:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, alle ore 17.30, con musica, stinchéet e "miscela" in compagnia del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it

     

  • 29-03-2024 10:00 - 29-03-2024 17:00

    Da venerdì 8 marzo a mercoledì 1 maggio il Comune di Santa Maria Maggiore e la Fondazione Rossetti Valentini allestiscono nella Serra della Casa del Profumo la mostra “Le custodi delle Alpi. Donne, montagne e cliché”.

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    Una piccola esposizione che vuole sottolineare le peculiarità della parabola esistenziale delle donne di montagna di un tempo, con l'intento di non irrigidire in categorie assolute fenomeni sociali e demografici dell'organizzazione comunitaria alpina che non erano determinati dalla natura, ma soltanto da adattamenti di tipo culturale ed economico.

    Orari di apertura della mostra:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, alle ore 17.30, con musica, stinchéet e "miscela" in compagnia del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it

     

  • 29-03-2024 10:00 - 29-03-2024 17:00

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    Orari di apertura:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 1 marzo, in occasione di Sant'Albino, dalle ore 16.30 alle ore 18, con una piccola merenda per i visitatori.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it

     

  • 30-03-2024 17:30 - 30-03-2024 18:30

    Alle ore 17.30 di sabato 30 marzo al Centro Culturale Vecchio Municipio si inaugura la mostra Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo e che sarà visitabile fino al 2 giugno.

    La mostra sarà aperta tutti i weekend; aperture speciali (in fondo alla pagina, insieme agli orari di apertura) sono in calendario per Pasqua e per il ponte del 25 aprile e 1° maggio.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

    La mostra sarà visitabile fino a domenica 2 giugno con i seguenti orari:

    • dal 31 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

     

  • 31-03-2024 10:00 - 31-03-2024 18:00

    Da sabato 30 marzo a domenica 2 giugno al Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile la mostra Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    L'inaugurazione della mostra Il genio degli Ossolani nel mondo è in programma alle ore 17.30 di sabato 30 marzo.

    La mostra sarà poi visitabile con i seguenti orari:

    • dal 31 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

     

  • 01-04-2024 10:00 - 01-04-2024 18:00

    Da sabato 30 marzo a domenica 2 giugno al Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile la mostra Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    L'inaugurazione della mostra Il genio degli Ossolani nel mondo è in programma alle ore 17.30 di sabato 30 marzo.

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    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

     

  • 25-04-2024 10:00 - 25-04-2024 18:00

    Da sabato 30 marzo a domenica 2 giugno al Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile la mostra Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    L'inaugurazione della mostra Il genio degli Ossolani nel mondo è in programma alle ore 17.30 di sabato 30 marzo.

    La mostra sarà poi visitabile con i seguenti orari:

    • dal 31 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
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    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

     

  • 25-04-2024 10:00 - 25-04-2024 17:00

    Da venerdì 8 marzo a mercoledì 1 maggio il Comune di Santa Maria Maggiore e la Fondazione Rossetti Valentini allestiscono nella Serra della Casa del Profumo la mostra “Le custodi delle Alpi. Donne, montagne e cliché”.

    Una mostra inedita e particolarmente rilevante per approfondire il ruolo delle donne di montagna, spesso profondamente sottomesse ad un sistema: la storia, gli atti notarili e le questioni demografiche mostrano però condotte che denotano anche indipendenza, gesti di intraprendenza, capacità gestionale. Non casi isolati, ma consuetudini che saranno valorizzate nel percorso espositivo.

    Una piccola esposizione che vuole sottolineare le peculiarità della parabola esistenziale delle donne di montagna di un tempo, con l'intento di non irrigidire in categorie assolute fenomeni sociali e demografici dell'organizzazione comunitaria alpina che non erano determinati dalla natura, ma soltanto da adattamenti di tipo culturale ed economico.

    Orari di apertura della mostra:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, alle ore 17.30, con musica, stinchéet e "miscela" in compagnia del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it

     

  • 25-04-2024 10:00 - 25-04-2024 17:00

    Da venerdì 1 marzo a mercoledì 1 maggio è visitabile la mostra “Lassù sulle montagne... quaderni, fatiche, giochi dell’infanzia di un tempo”, allestita in tre sedi del centro storico di Santa Maria Maggiore.

    La saletta al piano terra del Centro Culturale Vecchio Municipio, il portico di Piazza Risorgimento e il Lavatoio Comunale in via Roma accolgono l'originale esposizione liberamente ispirata al libro “Sotto la neve fuori dal mondo c'era una volta la scuola di montagna” di Benito Mazzi.

    Orari di apertura:

    • dal 29 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17
    •  il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 17

    La mostra è inaugurata venerdì 1 marzo, in occasione di Sant'Albino, dalle ore 16.30 alle ore 18, con una piccola merenda per i visitatori.

    Per la visita è richiesta una contribuzione libera a sostegno degli eventi del Comune.

    SI EFFETTUANO APERTURE STRAORDINARIE PER I GRUPPI.
    Per info e prenotazioni: 0324 95091 oppure info@comune.santamariamaggiore.vb.it