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< 2023 >
Aprile 25
  • 25
    25.Aprile.Martedì

    Fèman - Mostra di Serena Guerra

    10:00 -17:00
    25-04-2023

    ***NUOVE DATE – APERTURA FINO AL 25 APRILE***

    Dall’8 marzo al 25 aprile presso la Casa del Profumo Feminis Farina è visitabile la mostra Fèman, di Serena Guerra.

    La mostra, a ingresso gratuito, sarà ospitata nella serra della Casa del Profumo Feminis-Farina. Alcune opere saranno visibili anche nel percorso espositivo, a pagamento, del museo.

    L’inaugurazione della mostra Fèman si terrà mercoledì 8 marzo alle ore 17.30, le aperture sono in calendario il sabato, la domenica e i festivi, oltre a lunedì 24 aprile, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17.

    Féman è una mostra che vuole omaggiare le donne Vigezzine d’un tempo. Instancabili lavoratrici della nostra terra;
    Coltivatrici, allevatrici, artigiane e colonne portanti delle loro famiglie;
    Le donne hanno sempre dovuto cavarsela da sole in situazioni anche molto difficili; anche perché gli uomini mancavano, sia perché emigravano, o perché erano in guerra, o
    lavoravano lontano.
    Queste donne riuscirono a sopravvivere, grazie al loro stretto rapporto con la natura, al loro ingegno, sfruttando le risorse, e nello stesso tempo curando il territorio. Le località di montagna spesso lontane dalle grandi vie di comunicazione, hanno visto le donne testimoni di una affermazione di una cultura e di una società femminile.

    Serena Guerra

    Serena Guerra nasce a Domodossola il 19 febbraio 1993, vive nel pittoresco borgo di Craveggia in Valle Vigezzo, anche chiamata la “Valle dei pittori”.
    Trascorre la primissima infanzia a Craveggia, in seguito la famiglia si trasferisce all’Arvina, piccola frazione a metà strada fra Craveggia e l’Alpe Blitz, dove Serena cresce in un clima gioioso, pace e silenzio regnano sovrani in quel luogo ove lo sguardo si perde all’orizzonte sulla magnifica catena dei 4000 del Vallese e sull’imponente massiccio del Monte Rosa.
    Serena porta con sé il dono di comunicare emozioni, evidentemente, il luogo dove è cresciuta, e tuttora vive, ha contribuito a forgiarne l’animo buono e sensibile; Serena peró non si accontenta della comunicazione verbale, quello che ha dentro di sé, sente l’ esigenza di trasmetterlo attraverso una via molto più intricata e tortuosa, costellata di tormento e sofferta passione, quella più vicina all’anima: l’Arte.
    L’Arte di Serena non si limita al disegno, dono innato, ma va ben oltre e alla costante ricerca della sua strada e al modo piú consono ed intimo di esprimersi Serena dedica tutta se stessa. Vissuta come una missione è l’esigenza da parte sua di ridare dignità e valore ad oggetti abbandonati dall’uomo che ripercorrendo il progresso tende a cancellare le proprie origini. Serena realizza opere utilizzando oggetti che facevano parte del quotidiano della vita in montagna, quella vita che ci siamo lasciati alle spalle con troppa superficialità.
    Nei lavori di Serena, che si possono contemplare durante le sue esposizione oppure recandosi nel suo atelier, l’occhio sensibile potrà vedere molto più di quanto gli stia semplicemente d’innanzi e l’anima ricettiva cogliere ciò che Serena dice senza parlare.