Da giovedì 18 a giovedì 25 agosto 2022 torna, con una scoppiettante decima edizione, Sentieri e Pensieri, il festival letterario organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.
Molti, anche nell’edizione 2022, i protagonisti che andranno a comporre il ricchissimo calendario di Sentieri e Pensieri, tutti a ingresso gratuito. Sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore, la rassegna Sentieri e Pensieri propone incontri con scrittori e autori che, partendo dai loro ultimi libri, si raccontano e dialogano su temi e argomenti che spaziano dalla cronaca all’attualità, dallo sport alla letteratura fino alla scienza. Ci sarà spazio anche per dibattiti e spettacoli che offrono momenti di approfondimento o divertimento.
Per il terzo anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale.
Alle ore 21 di domenica 21 agosto per il consueto appuntamento dedicato da Sentieri e Pensieri al mondo dell’arte in ricordo di Elda Cerchiari Necchi, Annie-Paule Quinsac, professoressa emerita della University of South Carolina e tra i massimi esperti del divisionismo italiano, presenta, in dialogo con la storica dell’arte e pubblicista Chiara Pagani, i due prestigiosi volumi Divisionismo Italiano. Sguardi e Prospettive 1880-1920 (La Compagnia della Stampa – Massetti Rodella Editori).
Annie-Paule Quinsac, professoressa emerita della University of South Carolina, dove ha insegnato storia dell’arte moderna europea per trent’anni, è specialista dell’arte italiana dell’Ottocento. La Quinsac è considerata oggi tra i massimi esperti del divisionismo italiano e referente internazionale per l’opera di Giovanni Segantini. A partire dalla metà degli anni ’90 si è interessata a Carlo Fornara, riproponendo la sua opera attraverso mostre corroborate da cataloghi che ne ridefiniscono l’importanza in seno alla prima stagione divisionista.
Posti limitati. Prenotazione del posto fortemente consigliata.
Prenota qui entro le ore 10 di domenica 21 agosto.
ANNIE-PAULE QUINSAC, Professor emerita della University of South Carolina dove ha insegnato storia dell’arte moderna europea per trent’anni, è specialista dell’arte italiana dell’Ottocento.
Laureatasi presso l’Institut d’art dell’Università della Sorbone, ha iniziato sin dagli anni 1860 a occuparsi del Divisionismo Italiano. La sua dissertazione di libera docenza, difesa nel luglio 1968, fu studio pioniere sull’argomento. Pubblicata quattro anni più tardi, 1972, dal CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) presso l’editore Klincksieck sotto il titolo La peinture divisionniste italienne, origìnes et premiers développments, 1885-1895, è rimasta punto di riferimento per gli studiosi fino ad oggi. La traduzione del testo francese del 68 è il punto di partenza del recente libro Divisionismo italiano. Sguardi e Prospettive .1880-1920, edito da Compagnia della Stampa. Massetti Rodella Editori (Roccafranca. Brescia).
La Quinsac è considerata oggi tra i massimi esperti del movimento italiano e il referente internazionale per l’opera di Giovanni Segantini. ll catalogo della mostra da lei curata, Grubicy e l’Europa alle radici del divisionismo, Milano Skira 2005, è uno dei testi imprescindibili per gli studi sull’argomento. Il suo lavoro più cospicuo riguarda Giovanni Segantini, del quale ha pubblicato il catalogo generale nel 1982 (AP. Quinsac, Milano Electa, 2 volumi), l’edizione critica delle lettere nel 1985 ed innumerevoli saggi. Di recente, ha curato la mostra Segantini, Ritorno a Milano, settembre 2014-gennaio 2015, a Palazzo reale, Milano (Cat. Skira,2014) che, con 210.000 visitatori, ha registrato un record di affluenza. Le si deve di aver realizzato la prima mostra dell’artista in Giappone (Segantini Japan 1978), l’antologica Segantini a Trento nel 1987, quella della Kunsthaus Zurigo nel 1890-91 e altre rassegne dedicate all’artista, al divisionismo, alla pittura di montagna, in Italia ed Europa. A partire dal 95 si è interessato a Carlo Fornara, riproponendo la sua opera attraverso mostre corroborate da cataloghi che ne ridefiniscono l’importanza in seno alla prima stagione divisionista.
Ha pure dedicato particolare attenzione alla Scapigliatura. Si rimanda in particolare a Scapigliatura, (Venezia, Marsilio ,200) catalogo della mostra da lei curata a Milano Palazzo Reale (giugno-novembre 2009). È l’autrice della monografia Daniele Ranzoni Catalogo Ragionato dei dipinti e dei disegni, (Milano, Skira, 1997) e continua ad operarsi per una diffusione maggiore di quel grande maestro troppo poco conosciuto.
Mantiene un archivio continuamente aggiornato, su Segantini, Ranzoni e altri artisti da lei studiati. Vive e lavora tra Milano e New York.
DIVISIONISMO ITALIANO
1880-1920 SGUARDI E PROSPETTIVE
Divisionismo Italiano. Sguardi e Prospettive 1880-1920 muove dalla traduzione della dissertazione di dottorato La peinture divisionniste italienne. Origines et premiers développements 1880-1895 discussa alla Sorbonne da Annie-Paule Quinsac nel luglio 1968 e pubblicata a Parigi nel 1972 [Klincsieck Editori con il contributo del Centre National de la Recherche Scientifique], che ha segnato generazioni di studiosi.
In un approccio trasversale, l’autrice, partendo dall’analisi stilistica delle opere, scandaglia il contesto storico, sociopolitico e ideologico che sottende il divisionismo italiano dall’apparizione, della prima opera divisionista autoctona, Avemaria a trasbordo di Segantini [1886], attraverso il simbolismo degli anni ’90 fino alla rivoluzione futurista, sua figlia ribelle, mettendo a fuoco le mutabili interpretazioni di critici e studiosi fino ad oggi.
Artisti trattati: Georges Seurat, Paul Signac, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Jean François Millet, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Attilio Pusterla, Carlo Fornara; Ernest Meissonier, Jules Breton, Alfred Roll, Jules Adler; Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini ed altri di cui sono soltanto discusse opere proposte a confronto.