Da venerdì 18 a venerdì 25 agosto 2023 (con una gustosa anteprima giovedì 17 agosto) torna Sentieri e Pensieri, il festival letterario giunto al’undicesima edizione, organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.
Oltre 25 ospiti, accompagnati da spalle e moderatori, calcheranno il palco posizionato come sempre nell’incantevole Parco di Villa Antonia. Molti i temi che si affronteranno nella nuova edizione della rassegna organizzata, sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore: dalla scienza ai diritti umani, dall’economia alla cultura, fino a toccare i generi letterari più amati; non mancheranno due spettacoli di grande valore civile e un’ampia sezione di incontri per tutta la famiglia con autori amatissimi.
Per il quarto anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale. Gli appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito.
Domenica 20 agosto alle ore 16.30 torna al Festival una delle voci più interessanti del panorama letterario italiano, Davide Longo, per presentare il suo primo libro per ragazzi Montagna si scrive stampatello (Salani), in un dialogo con Alessia Liparoti, giornalista de ilLibraio.it e True News.
«Davide Longo è uno dei grandi», dice Carlo Lucarelli; «La scrittura di Longo è caravaggesca», così ha definito la maestria dell’autore il Direttore Artistico di Sentieri e Pensieri, Bruno Gambarotta. Dall’autore dell’amatissima serie che ha come protagonisti gli investigatori Arcadipane e Bramard, pubblicata da Einaudi, un delizioso racconto sul tempo che ci concediamo, per imparare come si affrontano le salite e come mollare il freno in discesa, assaporando la leggerezza del lasciarsi andare.
Posti limitati. Prenotazione del posto fortemente consigliata.
Prenota qui entro le ore 10 di domenica 20 agosto.
DAVIDE LONGO nasce a Carmagnola nel 1971. Nel 2001 pubblica il suo primo romanzo. Nel 2014 ha inizio la serie detective di successo che ha come protagonisti Arcadipane e Bramard pubblicata da Einaudi. Del 2017 è la sceneggiatura per il film Il Mangiatore di Pietre interpretato da Luigi Lo Cascio.
Vive a Torino e quando può nella sua casa di montagna in Valle Varaita. Da tempo insegna scrittura alla Scuola Holden. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in molti paesi.
Davide Longo è uno dei grandi
Carlo Lucarelli, Corriere della Sera
Davide Longo è un appartato, una bestia rara. Scrive mondi.
Maurizio Crosetti, La Repubblica
MONTAGNA SI SCRIVE STAMPATELLO
A Davide piacciono i documentari, Costanza della terza B e le parole che brillano. Detesta arrivare in ritardo, le cabinovie ma soprattutto le aquile, che in montagna possono gettarsi in picchiata dall’alto e strapparti i capelli – così dice. Davide si fa mille domande e ce la mette tutta per capire gli adulti, ma a volte proprio non ci riesce. Papà si è fatto una nuova famiglia, i nonni litigano come cane e gatto e la mamma… be’, lei è mitica, ma ha sempre delle idee un po’ strampalate. Come questa gita in montagna, un trekking musicale di cinque giorni, sulle Dolomiti. Ma anche stavolta Davide la asseconderà per farla felice. E poi è stato un anno duro per entrambi e una vacanza se la sono meritata. Quello che Davide ancora non sa è che sarà uno di quei viaggi che cambiano la vita. Immersi nei mutevoli paesaggi di alcune delle montagne più belle della Terra, mamma e figlio impareranno a cogliere sfide apparentemente impossibili: quelle grandi che cambiano il modo di vedere il mondo e quelle piccole che cambiano noi e chi ci sta intorno.
Da una delle voci più interessanti del nostro panorama letterario, un racconto sul tempo che ci concediamo, per imparare come si affrontano le salite e come mollare il freno in discesa, assaporando la leggerezza del lasciarsi andare.
È il cielo più grande che ho visto, questo che abbiamo sulla testa.
Quello sopra il balcone di casa nostra in confronto è un tovagliolo e quello sopra casa dei nonni appena un foglietto. Fa freddo, anche se c’è il sole, ma questo è naturale: come si fa a riscaldare un cielo così grande? È una questione di metratura. Sono cose geometriche e di calore che la mamma mi ha spiegato.