Da giovedì 18 a giovedì 25 agosto 2022 torna, con una scoppiettante decima edizione, Sentieri e Pensieri, il festival letterario organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.
Molti, anche nell’edizione 2022, i protagonisti che andranno a comporre il ricchissimo calendario di Sentieri e Pensieri, tutti a ingresso gratuito. Sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore, la rassegna Sentieri e Pensieri propone incontri con scrittori e autori che, partendo dai loro ultimi libri, si raccontano e dialogano su temi e argomenti che spaziano dalla cronaca all’attualità, dallo sport alla letteratura fino alla scienza. Ci sarà spazio anche per dibattiti e spettacoli che offrono momenti di approfondimento o divertimento.
Per il terzo anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale.
Ad inaugurare la decima edizione di Sentieri e Pensieri, venerdì 19 agosto alle ore 18, è Paolo Nori, che presenta il suo ultimo libro edito da Mondadori, Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij.
Paolo Nori, laureato in letteratura russa, ha pubblicato numerosi romanzi e saggi, oltre ad aver tradotto e curato opere di autori russi, tra cui Puškin, Gogol’, Turgenev, Tolstòj, Chekhov, Dostoevskij. In questo nuovo libro Nori racconta l’incredibile vita di Fëdor Dostoevskij, ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura russa, aspirante rivoluzionario, scrittore spiantato, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi.
Posti limitati. Prenotazione del posto fortemente consigliata.
Prenota qui entro le ore 10 di venerdì 19 agosto.
PAOLO NORI
Laureato in letteratura russa, ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019). Ha tradotto e curato opere di autori russi, tra cui Puškin, Gogol’, Turgenev, Tolstòj, Chekhov, Dostoevskij.
SANGUINA ANCORA
Così Paolo Nori ci racconta Sanguina ancora: “Uno scrittore russo, Vasilij Rozanov, descrive Dostoevskij come un arciere nel deserto con una faretra piena di frecce che, se ti colpiscono, esce il sangue. Ecco io, la prima reazione che ho avuto, quando ho capito di cosa parlava Dostoevskij in Delitto e castigo, quando Raskol’nikov, il protagonista, si chiede «Ma io, sono come un insetto o sono come Napoleone?», ecco quella domanda, io quindicenne, me la sono rivolta anch’io: «Ma io», mi son chiesto, «sono come un insetto o sono come Napoleone?».
E ho avuto, netta, la sensazione che quella cosa che avevo in mano, quel libro pubblicato 112 anni prima a tremila chilometri di distanza, mi avesse aperto una ferita che non avrebbe smesso tanto presto di sanguinare. Avevo ragione. Sanguino ancora. E così eccolo, Dostoevskij: aspirante rivoluzionario miseramente scoperto e condannato a morte, graziato e mandato, per dieci anni in Siberia a scontare la sua colpa, riammesso poi nella capitale, giocatore incapace e disperato, scrittore spiantato, marito innamoratissimo di una stenografa di 25 anni più giovane di lui, padre incredulo, pazzo benedetto che mette per iscritto le domande che tutti noi ci facciamo e che non osiamo confessare a nessuno.”