SERENA MAZZINI, nata nel 1988, è una freelance esperta di social media strategy e critica dei new media, con esperienze in agenzie pubblicitarie di rilievo internazionale. Insegna inoltre advertising e teoria e metodo dei mass media presso la NABA di Milano. Tra settembre 2022 e giugno 2023 è stata la coautrice del podcast Il Sottosopra di Selvaggia Lucarelli, partecipando a inchieste significative come quella sull’affaire Pandoro di Chiara Ferragni. La sua attività divulgativa è dedicata a sensibilizzare il pubblico sui pericoli della rete, promuovendo un uso etico e consapevole del digitale. Ha contribuito alla stesura del disegno di legge «Disposizioni in materia di diritto all’immagine dei minorenni», pensato per proteggerli e contrastare lo sharenting.
IL LATO OSCURO DEI SOCIAL NETWORK
Come la rete ci controlla e ci manipola
«All’origine di Internet c’era un’idea, o forse un’illusione: creare un ambiente sempre più ampio in cui gli utenti potessero comunicare tra loro, svolgendo un ruolo attivo nella produzione e nel consumo di contenuti […] ogni piccolo progresso aveva lo scopo di fornire uno spazio di discussione sempre più ampio e stratificato.» Con la nascita dei social network, che hanno trasformato la visibilità in una competizione continua, il confine tra pubblico e privato si è assottigliato, e siamo finiti in un sistema che premia il contenuto più estremo, amplifica le emozioni più forti e ci spinge a condividere sempre di più, sempre più in fretta. Dietro quegli schermi luminosi che catturano la nostra attenzione si nasconde un fondale oscuro, ansioso di inghiottirci.
Non è informazione, ma manipolazione. Non è libertà, ma seduzione e assoggettamento. Questo libro è la confessione di una professionista della comunicazione digitale che ha visto da vicino come funziona il gioco, e vuole svelarne i meccanismi nascosti.
È anche un viaggio nella cruda realtà dei social network per ripensare il nostro rapporto con essi, per immaginare insieme un futuro in cui la tecnologia sia al servizio delle persone e non del marketing o di interessi inconfessabili. Casi esemplari mostrano con chiarezza la distorsione di questo sistema: da Ruby Franke, star dei family vlogging condannata per maltrattamenti sui suoi bambini, a MrBeast, un mercante di emozioni diventato miliardario grazie a un intrattenimento costruito sulla beneficenza. E poi ci sono genitori che trasformano i figli in star per trarne popolarità e profitto, i malati che tramutano la sofferenza in trend, i pedopornografi che sfruttano immagini nate per tutt’altri scopi, e i tecnocrati capaci di influenzare le decisioni politiche globali con il loro potere digitale. Se non ci opponiamo, non siamo solo vittime, ma complici. È ora di costruire, insieme, la lotta per la liberazione dai social.
Esiste un lato oscuro che non possiamo ignorare, fatto di manipolazione emotiva, pressione sociale e dinamiche di competizione. Possiamo scegliere di smettere di seguire contenuti tossici, di non dare visibilità a chi perpetua un sistema insostenibile. E la storia ci insegna che questo approccio può funzionare.
Serena Mazzini