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Sentieri e Pensieri 2.0: Vera Gheno
Da domenica 18 a domenica 25 agosto 2024 (con una gustosa anteprima sabato 17 agosto) torna Sentieri e Pensieri, il festival letterario giunto alla dodicesima edizione, organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.
Venti ospiti, accompagnati da spalle e moderatori, calcheranno il palco posizionato come sempre nell’incantevole Parco di Villa Antonia. Molti i temi che si affronteranno nella nuova edizione della rassegna organizzata, sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore: dalla scienza alla violenza di genere, dal calcio alla filosofia, dalla natura alla psicologia, tra saggi e romanzi; non mancherà lo speciale appuntamento dedicato all’arte e, tra le novità, la sezione Sentieri e Pensieri 2.0, incontri voluti dai più giovani e rivolti ad un pubblico trasversale di ogni età.
Per il quinto anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale. Gli appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito.
Il secondo appuntamento di Sentieri e Pensieri 2.0 di sabato 24 agosto è alle ore 16.30 con la sociolinguista Vera Gheno che, nell’incontro moderato dalla redattrice de IlLibraio Jolanda Di Virgilio, guiderà il pubblico tra lle pagine del suo ultimo libro Grammamanti (Einaudi).
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Vera Gheno, sociolinguista e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Ricercatrice all’Università di Firenze, autrice di articoli scientifici e divulgativi, scrittrice, si occupa prevalentemente di comunicazione digitale, questioni di genere, diversità, equità e inclusione e conduce il podcast “Amare parole” (il Post).
Posti limitati. Prenotazione del posto fortemente consigliata.
Prenota qui entro le ore 10 di sabato 24 agosto.
VERA GHENO, sociolinguista e traduttrice dall’ungherese, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca. Dopo diciott’anni da contrattista in vari atenei, da fine 2021 è ricercatrice a tempo determinato all’Università di Firenze. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e di 15 monografie, e per Einaudi ha pubblicato Potere alle parole (2019) e Le ragioni del dubbio (2021). Si occupa prevalentemente di comunicazione digitale, questioni di genere, diversità, equità e inclusione. Conduce, per «Il Post», il podcast Amare parole.
GRAMMAMANTI
Immaginare futuri con le parole
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e cosí comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.