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Sentieri e Pensieri: Paolo Di Paolo

25 Agosto / 17:30

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Gratuito

Da lunedì 18 a lunedì 25 agosto 2025 (con una gustosa anteprima domenica 17 agosto) torna Sentieri e Pensieri, il festival letterario giunto alla sua tredicesima edizione, organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.  

Oltre 20 ospiti, accompagnati da spalle e moderatori, calcheranno il palco posizionato come sempre nell’incantevole Parco di Villa Antonia. Molti i temi che si affronteranno nella nuova edizione della rassegna organizzata, sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore: tra saggi, narrativa e racconti si toccheranno argomenti di stretta attualità, si disquisirà di clima, di social, di politica e scienza e non mancherà un appuntamento veramente speciale dedicato all’arte. Tra le novità, l’orario dell’appuntamento preserale, anticipato alle 17.30, mentre tornano gli incontri voluti dai più giovani e rivolti ad un pubblico trasversale di ogni età, grazie alla sezione Sentieri e Pensieri 2.0.

Per il sesto anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale. Gli appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito.

L’ultima giornata di Sentieri e Pensieri 2025, lunedì 25 agosto, si apre alle ore 17.30 con un incontro ricchissimo di spunti: l’amato scrittore Paolo Di Paolo, in dialogo con la giornalista e scrittrice Maria Elisa Gualandris, presenterà la riedizione di Nuovi cieli, nuove carte (Giulio Perrone Editore) e il nuovissimo Rimembri ancora (Il Mulino).

Paolo Di Paolo è scrittore apprezzato da lettori e critica: ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi “Dove eravate tutti” (2011; Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista Premio Strega), Romanzo senza umani (2024, finalista Premio Strega). Scrive inoltre per La Repubblica e per L’Espresso.
Nell’anno dei festeggiamenti per i 20 anni della casa editrice Giulio Perrone Editore, con Nuovi cieli, nuove carte Paolo Di Paolo riporta in libreria i suoi primi racconti pubblicati nel 2004 (quando fu finalista al Premio Italo Calvino), arricchiti da due inediti. In Rimembri ancora (Il Mulino) ci offre invece un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola: è raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

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PAOLO DI PAOLO (Roma, 1983) ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019), Romanzo senza umani (2024, finalista Premio Strega). Scrive per «la Repubblica» e per «L’Espresso» e conduce su Rai Radio 3 la trasmissione sulla lingua italiana «La lingua batte».

NUOVI CIELI, NUOVE CARTE
Voci affidate al vento, o a lettere che non arriveranno mai, spedite a grandi poeti, amori perduti, fantasmi. Due storie segnano i confini, raccontando una confusa vocazione letteraria e una conseguente, appassionata gastrite. Tutte le altre stanno dentro, tra tempi e luoghi lontanissimi. Dieci variazioni sul tema della nostalgia.

Un incantamento d’amore che fa indugiare il racconto fra parole lette e parole parlate, fra immagini vissute personalmente e immagini consumate per interposta persona: lo sguardo nello stesso tempo ilare e dolente di un autore, vicino o lontano non importa, capace di resuscitare, per magia d’arte, un mondo scomparso. Dacia Maraini

RIMEMBRI ANCORA
Perché amare da grandi le poesie studiate a scuola
Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Toglie un po’ di polvere e le libera dai luoghi comuni, rimette in rapporto scrittura e vita. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ’900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.

La nebbia agl’irti colli…
E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

Dettagli

Data:
25 Agosto
Ora:
17:30 - 18:30
Serie:
Prezzo:
Gratuito
Categorie Evento:
,
Sito web:
https://santamariamaggiore.info/sentieri/

Luogo

Parco di Villa Antonia
Santa Maria Maggiore, (VB) 28857 Italia + Google Maps