fbpx

Calendario eventi

  • 01
    01.Giugno.Sabato

    Mostra "Il genio degli Ossolani nel mondo"

    10:00 -18:00
    01-06-2024

    Da sabato 30 marzo a domenica 2 giugno al Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile la mostra – itinerante, ma con allestimento inedito – Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    L’inaugurazione della mostra Il genio degli Ossolani nel mondo è in programma alle ore 17 di sabato 30 marzo.

    La mostra sarà poi visitabile con i seguenti orari:

    • dal 31 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

     

  • 02
    02.Giugno.Domenica

    Mostra "Il genio degli Ossolani nel mondo"

    10:00 -18:00
    02-06-2024

    Da sabato 30 marzo a domenica 2 giugno al Centro Culturale Vecchio Municipio è visitabile la mostra – itinerante, ma con allestimento inedito – Il genio degli Ossolani nel mondo, che celebra gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.

    La mostra nasce dalla pubblicazione del libro dello storico Enrico Rizzi “Il genio degli Ossolani nel mondo”, edizione Grossi, un vero e proprio dizionario biografico composto da 300 pagine in grande formato e oltre 200 illustrazioni.
    L’esposizione, itinerante, è stata realizzata da Paolo Zanzi e Fondazione Enrico Monti, con la collaborazione della Fondazione Maria Giussani Bernasconi e di Federico Troletti, curatore dei Musei Civici di Domodossola, e di Paolo Negri della Fondazione Paola Angela Ruminelli, sodalizio che ha ideato e ne sostiene finanziariamente il percorso a tappe.
    Il percorso espositivo si ispira ad una celebre frase di uno dei più grandi tra gli Ossolani illustri, Giuseppe ChiovendaL’Ossola, bellissima tra le valli delle Alpi, ha dato guerrieri alla barbarie e dotti alla civiltà, Papi alla Chiesa e all’eresia Fra Dolcino, scoperte alla scienza e alle signore… l’Acqua di Colonia.
    Dei 300 grandi personaggi dell’Ossola del passato la mostra ne illustra 80 in particolare.

    Sorprenderà scoprire personaggi che, emigrati dall’Ossola, hanno raggiunto posizioni eminenti in Europa nei secoli passati ma sono oggi del tutto dimenticati o, meglio, letteralmente sconosciuti in patria: famiglie di imprenditori partite da piccoli paesi ossolani furono protagoniste di ascese economiche e sociali sorprendenti, nonché di vicende talvolta rocambolesche.
    Come i Proli, di Coimo, in Val Vigezzo, fondatori ad Anversa nel ‘700 della principale banca delle Fiandre, armatori della celebre “Compagnia di Ostenda”, che importava il the dalla Cina. Una delle più grandi dinastie mercantili del Settecento in Europa (si legge in una recente monografia a loro dedicata), poi travolti da naufragi di navi e avversità politiche, fino al suicidio del conte Carlo von Proli o alla tragica fine del nipote Pietro Giovanni, capo rivoluzionario fatto ghigliottinare da Robespierre a Parigi nel 1793.

    Di condottieri coinvolti nelle rivoluzioni nel mondo, il genio degli Ossolani ne conta altri. Lorenzo Cantadore – famiglia di Toceno arricchitasi nei commerci a Düsseldorf fino a raggiungere la carica di borgomastri – è stato nel 1848 il capo dei moti rivoluzionari della città. Costretto a fuggire negli Stati Uniti, combatté come generale nella guerra di secessione. A Düsseldorf una via e un monumento lo celebrano come “il Garibaldi prussiano”.

    Innumerevoli e intriganti i contatti – che dalla mostra emergono – tra famiglie ossolane e la cultura e l’arte del loro tempo. Basti ricordare la famiglia Alesina di Druogno, la più ricca famiglia di imprenditori di Francoforte, scrisse Mozart, nel cui sontuoso palazzo il compositore stesso tenne concerti; palazzo frequentato da Johann Wolfgang von Goethe, che di Karl Franz Alesina era compagno d’infanzia e la famiglia Alesina ricorda nelle pagine del Viaggio in Italia.

    Libro e mostra rendono dunque onore a personaggi che, percorrendo le strade d’Europa e del mondo, hanno lasciato tracce indelebili della loro genialità: figure umane talvolta bizzarre, di cui quasi sempre le temperie della storia hanno finito col mettere in ombra la grande statura. Si contribuirà a fare luce su un capitolo fondamentale, mai adeguatamente studiato, della storia della Val d’Ossola, non meno importante delle vicende politiche, tra dominazioni, guerre e catastrofi naturali, che sono il solo aspetto noto e ampiamente approfondito dalla storiografia ossolana.

    L’inaugurazione della mostra Il genio degli Ossolani nel mondo è in programma alle ore 17 di sabato 30 marzo.

    La mostra sarà poi visitabile con i seguenti orari:

    • dal 31 marzo al 7 aprile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • dal 25 aprile al 1° maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18
    • il restante periodo sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    INGRESSO CON LIBERA CONTRIBUZIONE

    Su prenotazione, aperture per le scuole (info e prenotazioni: info@comune.santamariamaggiore.vb.it)

    Durante il periodo di apertura della mostra, saranno organizzate visite guidate e altri eventi culturali presto online su questo sito.

     

  • 29
    29.Giugno.Sabato
    Centenario Gruppo Folk Vigezzo - ph. Susy Mezzanotte

    Weekend del Folklore - 3^ edizione

    10:00 -18:00
    29-06-2024-30-06-2024

    Sabato 29 e domenica 30 giugno a Santa Maria Maggiore torna il Weekend del Folklore: la terza edizione vuole rinnovare il successo delle due precedenti, grazie all’impegno del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo, per valorizzare il patrimonio tradizionale della valle dei pittori.

    Nell’ultimo weekend di giugno #soloasanta potrete vivere un emozionante salto nel passato tra fine ‘700 e inizi ‘800, con gruppi folcloristici locali e nazionali.

    Ecco il programma completo:

    SABATO 29 GIUGNO

    • Ore 10 flash mob dei figuranti in costume del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo fra le vie di Santa Maria Maggiore.
    • Ore 11 presso la Sala Mandamentale del Vecchio Municipio presentazione del libro Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo un secolo e più di folklore a cura di Giacomo Bonzani, presentazione della mostra Arti e tradizioni ieri e oggi in Valle Vigezzo a cura di Maria Vittoria Gennari.e visita guidata nel Locale costumi e tradizioni vigezzine (al secondo piano della Casa del Profumo Feminis Farina).
      Degustazione di stinchéet presso la Serra della Casa del Profumo.
    • Ore 17 inaugurazione della mostra dedicata al pittore Gian Maria Rastellini presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini con accoglienza da parte del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.
    • Ore 21 nel Parco di Villa Antonia spettacolo folkloristico con il gruppo ospite “Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS Imola”“Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS Imola”
      L’istituzione dei Canterini Romagnoli, un fenomeno caratteristico e distintivo della Romagna dei primi del ‘900, ha avuto origine dall’intuizione del poeta Aldo Spallicci, il cui obiettivo era quello di preservare gli elementi salienti della civiltà agreste attraverso il canto e il dialetto locale. Quest’idea ha preso forma grazie alla collaborazione dei maestri Cesare Martuzzi e Francesco Balilla Pratella, ottenendo immediatamente un’ampia diffusione in tutta la Romagna.
      La corale imolese fu fondata nel 1927 grazie al contributo del maestro Francesco Balilla Pratella. Tuttavia, l’idea e il merito principale vanno attribuiti a Pietro Tarabusi e ai dirigenti del Circolo degli Artigiani di Imola, tra cui Nino Zani e Roberto Bassi, che compresero l’importanza dell’iniziativa e si impegnarono generosamente per avviare la corale imolese. Inizialmente guidata dal Maestro Antonio Montanari, la corale di Imola ottenne successo con il Maestro Turibio Baruzzi, che plasmò i Canterini imolesi e continuò a guidarli fino alla sua morte nel 1944. Per questo motivo, il Gruppo porta oggi il nome del Maestro Turibio Baruzzi.
      Negli anni ’50, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’attività dei Canterini si ampliò. Venne inserito il corpo di ballo dei Danzerini insieme ai Suonatori i quali recuperarono i balli antichi e tradizionali della Romagna agreste, attraverso ricerche approfondite. Essendo l’agricoltura l’attività predominante nella regione, questi balli riflettono distintamente l’ambiente rurale.
      È così che, con l’introduzione dei Suonatori e dei Danzerini, la corale si trasforma nel gruppo dei “Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS” di Imola. L’attuale organico del Gruppo “Turibio Baruzzi” è composto da circa 65 elementi suddivisi in corale, corpo di ballo, musicisti e collaboratori ed ha svolto attività ininterrotta dalla sua fondazione.
      Il gruppo ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica per il 75º anniversario della sua fondazione nel 2002 e ha da sempre partecipato a numerosi eventi in Italia: concerti, concorsi, spettacoli, festival nazionali ed internazionali del folklore, sagre e rassegne. Ha rappresentato più volte l’Italia e la regione Emilia-Romagna all’estero in occasione di gemellaggi, festival del folclore e manifestazioni di vario genere.

    DOMENICA 30 GIUGNO

    • Ore 8 ritrovo di tutti i gruppi partecipanti al Raduno in Piazza Mercato a Santa Maria Maggiore.
    • Ore 10 partenza della sfilata da Piazza Gennari fino al raggiungimento di Piazza Risorgimento attraverso la caratteristica via Benefattori, il corteo percorrerà poi via Rosmini rientrando in Piazza Risorgimento attraverso la centrale via Rossetti Valentini.
    • Ore 11 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore.
    • Ore 12 spettacoli itineranti dei Gruppi Folkloristici ospiti in vie e piazze del centro storico di Santa Maria Maggiore
    • Ore 13 pranzo dei gruppi ospiti e dei Gruppi Folkloristici del Raduno, presso i ristoranti convenzionati.
    • Ore 15,30 ritrovo dei Gruppi partecipanti nel Parco di Villa Antonia e festa in allegria.

    ☔ In caso di maltempo:

    • sabato sera lo spettacolo del gruppo folkloristico “Canterini e Ballerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS” sarà trasferito presso la struttura coperta del Centro del Fondo di Santa Maria Maggiore;
    • la sfilata di domenica non avrà luogo (ritrovo direttamente in Chiesa per la Santa Messa);
    • le esibizioni dei gruppi e la festa in allegria di domenica si terranno presso la struttura coperta del Centro del Fondo.

     

  • 30
    30.Giugno.Domenica
    Centenario Gruppo Folk Vigezzo - ph. Susy Mezzanotte

    Weekend del Folklore - 3^ edizione

    10:00 -18:00
    30-06-2024-30-06-2024

    Sabato 29 e domenica 30 giugno a Santa Maria Maggiore torna il Weekend del Folklore: la terza edizione vuole rinnovare il successo delle due precedenti, grazie all’impegno del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo, per valorizzare il patrimonio tradizionale della valle dei pittori.

    Nell’ultimo weekend di giugno #soloasanta potrete vivere un emozionante salto nel passato tra fine ‘700 e inizi ‘800, con gruppi folcloristici locali e nazionali.

    Ecco il programma completo:

    SABATO 29 GIUGNO

    • Ore 10 flash mob dei figuranti in costume del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo fra le vie di Santa Maria Maggiore.
    • Ore 11 presso la Sala Mandamentale del Vecchio Municipio presentazione del libro Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo un secolo e più di folklore a cura di Giacomo Bonzani, presentazione della mostra Arti e tradizioni ieri e oggi in Valle Vigezzo a cura di Maria Vittoria Gennari.e visita guidata nel Locale costumi e tradizioni vigezzine (al secondo piano della Casa del Profumo Feminis Farina).
      Degustazione di stinchéet presso la Serra della Casa del Profumo.
    • Ore 17 inaugurazione della mostra dedicata al pittore Gian Maria Rastellini presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini con accoglienza da parte del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.
    • Ore 21 nel Parco di Villa Antonia spettacolo folkloristico con il gruppo ospite “Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS Imola”“Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS Imola”
      L’istituzione dei Canterini Romagnoli, un fenomeno caratteristico e distintivo della Romagna dei primi del ‘900, ha avuto origine dall’intuizione del poeta Aldo Spallicci, il cui obiettivo era quello di preservare gli elementi salienti della civiltà agreste attraverso il canto e il dialetto locale. Quest’idea ha preso forma grazie alla collaborazione dei maestri Cesare Martuzzi e Francesco Balilla Pratella, ottenendo immediatamente un’ampia diffusione in tutta la Romagna.
      La corale imolese fu fondata nel 1927 grazie al contributo del maestro Francesco Balilla Pratella. Tuttavia, l’idea e il merito principale vanno attribuiti a Pietro Tarabusi e ai dirigenti del Circolo degli Artigiani di Imola, tra cui Nino Zani e Roberto Bassi, che compresero l’importanza dell’iniziativa e si impegnarono generosamente per avviare la corale imolese. Inizialmente guidata dal Maestro Antonio Montanari, la corale di Imola ottenne successo con il Maestro Turibio Baruzzi, che plasmò i Canterini imolesi e continuò a guidarli fino alla sua morte nel 1944. Per questo motivo, il Gruppo porta oggi il nome del Maestro Turibio Baruzzi.
      Negli anni ’50, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’attività dei Canterini si ampliò. Venne inserito il corpo di ballo dei Danzerini insieme ai Suonatori i quali recuperarono i balli antichi e tradizionali della Romagna agreste, attraverso ricerche approfondite. Essendo l’agricoltura l’attività predominante nella regione, questi balli riflettono distintamente l’ambiente rurale.
      È così che, con l’introduzione dei Suonatori e dei Danzerini, la corale si trasforma nel gruppo dei “Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS” di Imola. L’attuale organico del Gruppo “Turibio Baruzzi” è composto da circa 65 elementi suddivisi in corale, corpo di ballo, musicisti e collaboratori ed ha svolto attività ininterrotta dalla sua fondazione.
      Il gruppo ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica per il 75º anniversario della sua fondazione nel 2002 e ha da sempre partecipato a numerosi eventi in Italia: concerti, concorsi, spettacoli, festival nazionali ed internazionali del folklore, sagre e rassegne. Ha rappresentato più volte l’Italia e la regione Emilia-Romagna all’estero in occasione di gemellaggi, festival del folclore e manifestazioni di vario genere.

    DOMENICA 30 GIUGNO

    • Ore 8 ritrovo di tutti i gruppi partecipanti al Raduno in Piazza Mercato a Santa Maria Maggiore.
    • Ore 10 partenza della sfilata da Piazza Gennari fino al raggiungimento di Piazza Risorgimento attraverso la caratteristica via Benefattori, il corteo percorrerà poi via Rosmini rientrando in Piazza Risorgimento attraverso la centrale via Rossetti Valentini.
    • Ore 11 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore.
    • Ore 12 spettacoli itineranti dei Gruppi Folkloristici ospiti in vie e piazze del centro storico di Santa Maria Maggiore
    • Ore 13 pranzo dei gruppi ospiti e dei Gruppi Folkloristici del Raduno, presso i ristoranti convenzionati.
    • Ore 15,30 ritrovo dei Gruppi partecipanti nel Parco di Villa Antonia e festa in allegria.

    ☔ In caso di maltempo:

    • sabato sera lo spettacolo del gruppo folkloristico “Canterini e Ballerini Romagnoli Turibio Baruzzi APS” sarà trasferito presso la struttura coperta del Centro del Fondo di Santa Maria Maggiore;
    • la sfilata di domenica non avrà luogo (ritrovo direttamente in Chiesa per la Santa Messa);
    • le esibizioni dei gruppi e la festa in allegria di domenica si terranno presso la struttura coperta del Centro del Fondo.

     

  • 30
    30.Agosto.Venerdì

    Raduno Internazionale dello Spazzacamino

    19:00 -17:00
    30-08-2024-02-09-2024

    Da venerdì 30 agosto a lunedì 2 settembre 2024 torna il Raduno Internazionale dello Spazzacamino: evento clou della 41^ edizione la sfilata di domenica 1 settembre a Santa Maria Maggiore: atteso oltre un migliaio di spazzacamini provenienti da tutto il mondo.

    Oltre quarant’anni di raduni, quarant’anni di pura suggestione, ma anche di storie difficili alternate a tanta allegria e spensieratezza: questa doppia anima, che affianca alle celebrazioni più goliardiche la memoria storica di un mestiere durissimo e dello sfruttamento minorile, caratterizza da sempre la storia del Raduno Internazionale dello Spazzacamino.
    Il grande evento attende come di consueto a Santa Maria Maggiore e in Valle Vigezzo un migliaio di uomini neri che celebrano il loro mestiere, che proprio qui, in questo angolo remoto d’Italia, ha le radici più autentiche.
    Dal 30 agosto al 2 settembre la valle ossolana sarà cornice per una serie di appuntamenti in grado di richiamare come sempre migliaia di turisti e viaggiatori desiderosi di entrare in contatto con un mondo antico e affascinante, quello del mestiere del fumista. Evento più atteso di ogni Raduno Internazionale dello Spazzacamino, organizzato come sempre dall’Associazione Nazionale Spazzacamini con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Santa Maria Maggiore, è la grande parata che prenderà avvio alle ore 10 di domenica 1 settembre.

    Presto online il programma dettagliato della 41^ edizione.


    LA STORIA DEL MESTIERE, LA STORIA DEL RADUNO

    La storia del Raduno Internazionale dello Spazzacamino ha radici profonde, in Valle Vigezzo. Da questa valle alpina al confine con la Svizzera intere generazioni di emigranti spazzacamini partirono verso Francia, Germania, Austria ed Olanda: i loro sacrifici furono enormi, ma fu nel 1800, con lo sfruttamento dei bambini, che si scrisse una delle pagine più nere di questo rapporto tra uomo e fuliggine.
    A ricordare questa fase drammatica c’è un monumento simbolo, il piccolo spazzacamino di Malesco, paese più popoloso della Val Vigezzo: il bimbo rappresentato è Faustino Cappini, originario di Re (altro paese della valle), che, terminata la pulizia di un camino, alzò le mani per dimostrare di aver portato a termine il lavoro: sfiorando i fili dell’alta tensione il piccolo morì fulminato.

    Un mestiere antico, quello dello spazzacamino, che oggi viene celebrato grazie ad un evento unico al mondo in grado di richiamare ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia e non solo: pur mantenendo numerosi momenti di festa, apprezzati dagli spazzacamini provenienti da ogni angolo del mondo, gli organizzatori della manifestazione invitano da sempre a mettere da parte l’immagine un po’ poetica e scanzonata dello spazzacamino Bert interpretato da Dick Van Dyke nel film Mary Poppins. Il Raduno Internazionale dello Spazzacamino vuole infatti celebrare l’autenticità di un mestiere oggi tutelato e moderno, ma che nel recente passato si è legato anche a vicende drammatiche, raccontate nel multimediale Museo dello Spazzacamino.
    Per molto tempo la vita dello spazzacamino fu infatti durissima, non deve dunque meravigliare se generazioni intere di fumisti hanno scelto di dimenticare: sono dovuti trascorrere decenni prima che dalla rimozione si potesse passare alla celebrazione, con il desiderio di rendere onore agli avi, alla loro fatica e ai loro sacrifici. Così, all’inizio degli anni Ottanta, il primo raduno vide sfilare a Santa Maria Maggiore una trentina di fumisti: negli anni la crescita è stata esponenziale, fino a raggiungere il record dell’edizione 2023, la quarantesima, che ha visto oltre 1200 spazzacamini sfilare per le via di Santa Maria Maggiore.


    Tradizioni, storie autentiche e dai risvolti a volte drammatici che possono e devono essere riscoperte (anche grazie alla visita al Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore, che ogni anno accoglie più di 10.000 visitatori), colori e profumi di un tempo, un salto nel passato ed anche nel futuro di un mestiere importante e oggi tutelato, specialmente nel nord Europa. Insieme ad un pizzico di goliardia e divertimento: un mix di ingredienti che consente al Raduno Internazionale dello Spazzacamino di rinnovare ogni anno la magia e suggestione di un evento unico al mondo.

    Presto online il programma dettagliato della 41^ edizione.


    GUARDA IL VIDEO UFFICIALE DEL RADUNO INTERNAZIONALE DELLO SPAZZACAMINO


    La Valle Vigezzo, proprio per la storia secolare legata a questo mestiere, fu addirittura nominata nelle carte geografiche del 1500 come “Valle degli Spazzacamini”: da queste terre di montagna generazioni di emigranti spazzacamini partirono lungo i sentieri che portavano verso Francia, Germania, Austria ed Olanda e i loro sacrifici furono enormi. Nel 1800 lo sfruttamento dei bambini fu una delle pagine più drammatiche di questo rapporto tra uomo e fuliggine.


    SCOPRI IL MUSEO DELLO SPAZZACAMINO DI SANTA MARIA MAGGIORE


    Informazioni e dettagli del programma su www.museospazzacamino.itwww.facebook.com/museospazzacaminowww.instagram.com/museo_spazzacamino.

    Seguiteci anche sulle pagine Facebook e Instagram di Santa Maria Maggiore per aggiornamenti e dettagli. Aspettiamo i vostri scatti del 41° Raduno dello Spazzacamino con gli hashtag ufficiali #radunospazzacamino2024 e #soloasanta

    foto slide Susy Mezzanotte