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Buttogno

Buttogno è la prima frazione di Santa Maria Maggiore che si incontra entrando in Valle Vigezzo e si sviluppa seguendo un disegno abbastanza coerente, che localizza gli edifici rurali a monte e le case signorili con giardino a mezzogiorno. Il centro storico dell’abitato, di forte impronta rurale, presenta ancora vecchie, bellissime stalle e cascinali in pietra, accanto ad edifici signorili come la vecchia casa del pittore Peretti e l’originalissima casa Simonis.

1.

IN PLATEA DI BUTTOGNO

Fu nella pubblica piazza che il Consiglio Generale di Vicinanza della comunità di Buttogno si riunì fino a tutto il VXII secolo, nei giorni festivi dopo la Messa, per discutere delle vicende amministrative.
Il comune era retto da due consoli.
Il consolato spettava a turno a tutti i vicini, cioè agli abitanti ab antico del paese, i quali erano i veri proprietari del territorio comunale.

2.

CASA DEL PITTORE LORENZO PERETTI (1774-1851)

La casa, che presenta uno schema architettonico neoclassico con finti rilievi, cornici, bordi sporgenti e false prospettive, venne comperata dallo zio della moglie di Carlo Giuseppe Peretti, sistemata e decorata all’interno poco prima della nascita del figlio Lorenzo.
Nel 1803, Lorenzo la sistema e aggiunge l’affresco sul lato ovest, una Madonna tra Santi quasi illeggibile.
Lorenzo Peretti frequentò l’Accademia di Belle Arti di Torino, formandosi alla scuola del Pécheux ed entrò nel gruppo di restauratori dei palazzi reali.
In Valle Vigezzo, dove lasciò numerose e rilevanti affreschi, trovò due generosi mecenati nei coniugi Borgnis-Bolongarono, che gli commissionarono diverse opere.

3.

CASA SIMONIS

Tra il XII e il XV sec. i Simonis, con altre 6 famiglie di Craveggia, fondano Santa Maria Maggiore. Nel 1618 acquisiscono il “vicinato” di Buttogno. Nel 1704 D. (dominus) Bernardino de’ Simonis di Vallario acquista da Johannes Jacomalis un’ipoteca sulla casa, che dal XVI sec. sembra una fortezza con poche e piccole finestre protette da inferriate a museruola. Nel 1715 la cede alla nuora D. (domina) Maria Elisabeth de’ Rubeis. Nel 1794 il pronipote di Bernardino, Giovanni Battista, che per 40 anni svolge attività di banchiere in Germania, la restaura con richiami al rinascimento italiano (timpani a triangolo, facce barbute e non) e al rococò tedesco (colori verde e oro).

4.

CHIESA DI SAN LORENZO

Edificio costruito nel 1652 sulla linea perimetrale del precedente oratorio del 1421. Cupola e presbiterio affrescati da Lorenzo Peretti (1774-1851).
Il corpo della chiesa è stato affrescato da Carlo Giuseppe Peretti su disegno del padre Lorenzo.
Nell’altare del SS. Crocefisso, un prezioso quadro a olio di Daniele Crespi (1590 – 1630), dono di Caterina Rastellini, raffigura Gesù in croce tra i Santi Francesco d’Assisi e Carlo Borromeo.