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Mostra “Giardino di Fiori”

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12-08-2024 10:00 - 12-08-2024 18:00

Da lunedì 12 agosto a domenica 25 agosto nella Serra della Casa del Profumo Feminis-Farina sarà visitabile la mostra Giardino di Fiori di Daniela Borri e Laura Orsi.

Daniela Borri, insegnante di scienze matematiche, ha da sempre una grande predilezione per la carta, materiale da lei utilizzato per i suoi lavori ad acquarello e di stampa xilografica e a punta secca. Ha seguito corsi di calligrafia, in particolare sul corsivo inglese ed italico.
Laura e Daniela si sono avvicinate casualmente all’arte del kirigami appassionandosi a questa tecnica con la realizzazione di fiori stilizzati e realistici.
Hanno tenuto laboratori di kirigami ed esposto all’Orticola 2024 di Milano.

Per la realizzazione dei nostri lavori iniziamo ad esaminare attentamente il fiore che vogliamo riprodurre; lo scomponiamo nelle varie parti per disegnare su cartoncino le sagome dei petali, dei sepali, delle foglie e degli steli.
Procediamo scegliendo le carte colorate di diverse grammature a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere.
Utilizzando le dime, ritagliamo e lavoriamo la carta colorata al fine di simulare il più possibile la realtà.
Assembliamo i componenti con la colla vinilica e ne studiamo la disposizione per realizzare delicati ed eleganti fiori tridimensionali.

Daniela Borri e Laura Orsi

La mostra Giardino di Fiori è visitabile con apertura giornaliera dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 18.
Ingresso a contribuzione responsabile.

L’inaugurazione della mostra “Giardino di Fiori” è in calendario domenica 11 agosto alle ore 18.

Scopri qui la Casa del Profumo “Feminis-Farina”.

 

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  • 02-07-2024 10:00 - 02-07-2024 18:00

    Dopo il successo dell’antologica di Enrico Cavalli allestita nei rinnovati spazi della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore nell’estate e autunno 2023, dal 30 giugno al 3 novembre 2024 la Fondazione Rossetti Valentini presenta la mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi, dedicata a due allievi del maestro vigezzino.

    La nuova iniziativa, a cura di Lorella Giudici e Elisabetta Staudacher, intende ripercorrere la formazione e l’attività artistica di Gian Maria Rastellini (1869–1927) e del fratello Gian Battista Rastellini (1860–1926), anch’egli pittore e decoratore, originari di Buttogno. Tra i due, a distinguersi particolarmente nel mondo dell’arte è Gian Maria, mentre Gian Battista si dedica soprattutto al restauro. L’esposizione quindi tratta principalmente di Gian Maria, ma non manca di riservare uno spazio anche alle nature morte e ai ritratti eseguiti dal fratello.

    La mostra è organizzata dalla Fondazione Rossetti Valentini, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Maggiore, Fondazione Compagnia San Paolo, Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo, Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola e Società Subalpina di Imprese Ferroviarie SSIF in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita, con il patrocinio di AICA Italia (Associazione Internazionale Critici d’Arte), della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, della Fondazione Ciolina, della Collezione Poscio e di Asilo Bianco con il supporto dell’Archivio Rastellini, Big Ciaccio Arte e Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    L'inaugurazione della mostra è in programma sabato 29 giugno alle ore 17.00 presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, con la presenza del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo nell'ambito delle iniziative realizzate per il Weekend del Folklore.

    In caso di maltempo l'evento di inaugurazione si terrà al Cinema Teatro Comunale, in via Melezzo, 4.

    La mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi fino a domenica 8 settembre sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 18. Da sabato 14 settembre a domenica 3 novembre apertura solo sabato e domenica.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

    Informazioni e dettagli sulla mostra: www.fondazionerossettivalentini.it

     

  • 06-07-2024 18:00 - 06-07-2024 19:00

    Entra nel vivo la stagione delle manifestazioni di Santa Maria Maggiore: sabato 6 luglio alle ore 18 nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento, sarà inaugurata la mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, visitabile poi fino a domenica 8 dicembre.

    Fortemente voluta dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curata da Monica Mattei, la mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, un inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo sarà visitabile da domenica 7 luglio a domenica 8 settembre dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.
    Da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà aperta solo nei fine settimana e in occasioni speciali, con i medesimi orari.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

     

  • 07-07-2024 10:00 - 07-07-2024 18:00

    Entra nel vivo la stagione delle manifestazioni di Santa Maria Maggiore: da domenica 7 luglio a domenica 8 dicembre nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento, sarà visitabile l'esposizione temporanea Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo.

    Fortemente voluta dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curata da Monica Mattei, la mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, un inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo sarà inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18.

    In seguito sarà visitabile da domenica 7 luglio a domenica 8 settembre dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.
    Da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà aperta nei fine settimana e in occasioni speciali, con i medesimi orari.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

     

  • 07-07-2024 10:00 - 07-07-2024 18:00

    Sabato 13 luglio alle ore 11 siete invitati a Uno alla volta, presentazione raccontata, ballata e musicata di una sola opera presente all’interno della mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento.

    È entrata nel vivo la stagione delle manifestazioni di Santa Maria Maggiore: per tutta l'estate e fino ai Mercatini di Natale sarà visitabile questo inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte, fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curato da Monica Mattei.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo sarà inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18. In seguito sarà visitabile da domenica 7 luglio a domenica 8 settembre dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.
    Da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà aperta nei fine settimana e in occasioni speciali, con i medesimi orari.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

     

  • 27-07-2024 11:00 - 27-07-2024 12:00

    Sabato 27 luglio e sabato 10 agosto visita guidata della mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi, allestita alla Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore dal 30 giugno al 3 novembre e dedicata a due allievi del maestro vigezzino.

    Minimo 5, massimo 20 persone; per la partecipazione è richiesto un contributo minimo di 5 euro, a sostegno della Fondazione, a parziale copertura dei costi vivi.
    È richiesta la prenotazione a segreteria@fondazionerossettivalentini.it

    La nuova iniziativa, a cura di Lorella Giudici e Elisabetta Staudacher, intende ripercorrere la formazione e l’attività artistica di Gian Maria Rastellini (1869–1927) e del fratello Gian Battista Rastellini (1860–1926), anch’egli pittore e decoratore, originari di Buttogno. Tra i due, a distinguersi particolarmente nel mondo dell’arte è Gian Maria, mentre Gian Battista si dedica soprattutto al restauro. L’esposizione quindi tratta principalmente di Gian Maria, ma non manca di riservare uno spazio anche alle nature morte e ai ritratti eseguiti dal fratello.

    La mostra è organizzata dalla Fondazione Rossetti Valentini, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Maggiore, Fondazione Compagnia San Paolo, Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo, Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola e Società Subalpina di Imprese Ferroviarie SSIF in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita, con il patrocinio di AICA Italia (Associazione Internazionale Critici d’Arte), della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, della Fondazione Ciolina, della Collezione Poscio e di Asilo Bianco con il supporto dell’Archivio Rastellini, Big Ciaccio Arte e Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    La mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi fino a domenica 8 settembre sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 18. Da sabato 14 settembre a domenica 3 novembre apertura solo sabato e domenica.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

    Informazioni e dettagli sulla mostra: www.fondazionerossettivalentini.it

     

  • 03-08-2024 09:45 - 04-08-2024 19:00

    Sabato 3 e domenica 4 agosto la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini ospita Scorci insoliti, il nuovo workshop fotografico nei giardini di Santa Maria Maggiore a cura della fotografa americana Jill Mathis.

    La Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini ospita la fotografa americana Jill Mathis per un workshop di due giorni in cui i partecipanti si confronteranno sulle idee e sull'importanza di sviluppare una serie fotografica. Come punto di partenza per questo workshop verranno esplorati gli splendidi giardini privati che non sono aperti al pubblico e che si trovano in tutto il borgo di Santa Maria Maggiore. Jill Matis fornirà suggerimenti e consiglierà strumenti, maturati con la sua esperienza, per aiutare a costruire un corpo di lavoro coeso in cui ogni foto crea un filo con quello successivo. Per trovare ancora più ispirazione e immedesimarsi nel periodo in cui la fotografia è stata resa popolare, modelli dei set fotografici saranno i membri del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    Jill Mathis ha studiato fotogiornalismo alla University of Texas e ha trascorso quattro anni come assistente del celebre fotografo Ralph Gibson a New York. Il suo lavoro è stato citato in diversi studi universitari ed è incluso in molte collezioni accademiche tra cui Columbia University, Georgetown University, University of Pennsylvania, Vanderbilt University e University of Maryland.
    Jill Mathis tiene workshop fotografici sia negli Stati Uniti che in Italia, espone in Europa e negli Stati Uniti: i suoi lavori sono ospitati in numerose collezioni private e pubbliche.

    Minimo 6, massimo 10 partecipanti. È richiesto un contributo minimo di € 100 a sostegno della Fondazione, a parziale copertura dei costi vivi del workshop fotografico.
    Iscrizione obbligatoria a segreteria@fondazionerossettivalentini.it.

    Info e ulteriori dettagli sul sito www.fondazionerossettivalentini.it.

     

  • 09-08-2024 17:30 - 09-08-2024 18:30

    Venerdì 9 agosto alle ore 17.30 siete invitati a Uno alla volta, presentazione raccontata, ballata e musicata di una sola opera presente all’interno della mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, allestita nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento.

    È entrata nel vivo la stagione delle manifestazioni di Santa Maria Maggiore: per tutta l'estate e fino ai Mercatini di Natale sarà visitabile questo inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte, fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curato da Monica Mattei.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo sarà inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18. In seguito sarà visitabile da domenica 7 luglio a domenica 8 settembre dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.
    Da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà aperta nei fine settimana e in occasioni speciali, con i medesimi orari.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

     

  • 11-08-2024 18:00 - 11-08-2024 19:00

    Domenica 11 agosto alle ore 18 nella Serra della Casa del Profumo Feminis-Farina inaugurazione della mostra Giardino di Fiori di Daniela Borri e Laura Orsi.

    Laura Orsi, insegnante di tecnologia, ha frequentato corsi di disegno artistico e di pittura approfondendo in particolare la tecnica dell’acquarello.
    Daniela Borri, insegnante di scienze matematiche, ha da sempre una grande predilezione per la carta, materiale da lei utilizzato per i suoi lavori ad acquarello e di stampa xilografica e a punta secca. Ha seguito corsi di calligrafia, in particolare sul corsivo inglese ed italico.
    Laura e Daniela si sono avvicinate casualmente all’arte del kirigami appassionandosi a questa tecnica con la realizzazione di fiori stilizzati e realistici.
    Hanno tenuto laboratori di kirigami ed esposto all’Orticola 2024 di Milano.

    Per la realizzazione dei nostri lavori iniziamo ad esaminare attentamente il fiore che vogliamo riprodurre; lo scomponiamo nelle varie parti per disegnare su cartoncino le sagome dei petali, dei sepali, delle foglie e degli steli.
    Procediamo scegliendo le carte colorate di diverse grammature a seconda dell’effetto che vogliamo ottenere.
    Utilizzando le dime, ritagliamo e lavoriamo la carta colorata al fine di simulare il più possibile la realtà.
    Assembliamo i componenti con la colla vinilica e ne studiamo la disposizione per realizzare delicati ed eleganti fiori tridimensionali.

    Daniela Borri e Laura Orsi

    La mostra Giardino di Fiori sarà poi visitabile tutti i giorni fino a domenica 25 agosto dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 18.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

    Scopri qui la Casa del Profumo "Feminis-Farina".

     

  • 13-08-2024 15:30 - 13-08-2024 17:30

    Martedì 13 agosto alle ore 15.30, nell'ambito della mostra Giardino di Fiori allestita nella Serra della Casa del Profumo Feminis-Farina, le curatrici Daniela Borri e Laura Orsi terranno il laboratorio per adulti "Fiori di Carta".

    Il laboratorio è finalizzato ad apprendere la tecnica di base per realizzare fiori utilizzando carte colorate di diverse grammature.
    Ogni partecipante realizzerà un ramo fiorito che potrà essere utilizzato come biglietto d’auguri o chiudi pacco.
    Durata: 1,30/2 ore
    Materiale a carico di ogni partecipante: matita, gomma, colla (Vinavil), forbici, panno morbido, utensile a punta (es. un ferro da maglia o qualsiasi oggetto sottile ed appuntito)
    Materiale fornito: carta, cartoncino
    Costo €15
    Massimo 12, minimo 6 partecipanti.
    Prenotazioni: casadelprofumosmm@gmail.com.

    La mostra "Giardino di Fiori" è visitabile fino a domenica 25 agosto con apertura giornaliera dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 18. Inaugurazione domenica 11 agosto ore

    Ingresso a contribuzione responsabile.

    Scopri qui la Casa del Profumo "Feminis-Farina".

     

  • 14-09-2024 10:00 - 14-09-2024 18:00

    Dopo il successo dell’antologica di Enrico Cavalli allestita nei rinnovati spazi della Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore nell’estate e autunno 2023, dal 30 giugno al 3 novembre 2024 la Fondazione Rossetti Valentini presenta la mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi, dedicata a due allievi del maestro vigezzino.

    La nuova iniziativa, a cura di Lorella Giudici e Elisabetta Staudacher, intende ripercorrere la formazione e l’attività artistica di Gian Maria Rastellini (1869–1927) e del fratello Gian Battista Rastellini (1860–1926), anch’egli pittore e decoratore, originari di Buttogno. Tra i due, a distinguersi particolarmente nel mondo dell’arte è Gian Maria, mentre Gian Battista si dedica soprattutto al restauro. L’esposizione quindi tratta principalmente di Gian Maria, ma non manca di riservare uno spazio anche alle nature morte e ai ritratti eseguiti dal fratello.

    La mostra è organizzata dalla Fondazione Rossetti Valentini, in collaborazione con il Comune di Santa Maria Maggiore, Fondazione Compagnia San Paolo, Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo, Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola e Società Subalpina di Imprese Ferroviarie SSIF in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita, con il patrocinio di AICA Italia (Associazione Internazionale Critici d’Arte), della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, della Fondazione Ciolina, della Collezione Poscio e di Asilo Bianco con il supporto dell’Archivio Rastellini, Big Ciaccio Arte e Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo.

    L'inaugurazione della mostra è in programma sabato 29 giugno alle ore 17.00 presso la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, con la presenza del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo nell'ambito delle iniziative realizzate per il Weekend del Folklore.

    In caso di maltempo l'evento di inaugurazioen si terrà al Cinema Teatro Comunale, in via Melezzo, 4.

    La mostra Gian Maria Rastellini nella Milano di Grubicy e Tosi fino a domenica 8 settembre sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 18. Da sabato 14 settembre a domenica 3 novembre apertura solo sabato e domenica con lo stesso orario.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

    Informazioni e dettagli sulla mostra: www.fondazionerossettivalentini.it

     

  • 14-09-2024 10:00 - 14-09-2024 18:00

    Da domenica 7 luglio a domenica 8 dicembre nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento, sarà visitabile l'esposizione temporanea Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, un inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte, fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curata da Monica Mattei.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18, da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà visitabile nei fine settimana e in occasioni speciali, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    Ingresso a contribuzione responsabile.

     

  • 01-11-2024 10:00 - 01-11-2024 18:00

    Da domenica 7 luglio a domenica 8 dicembre nelle sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, in Piazza Risorgimento, sarà visitabile l'esposizione temporanea Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, un inedito percorso tra immagini, tele, oggetti e curiosità per raccontare le terre alte, fortemente voluto dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Claudio Cottini e curata da Monica Mattei.

    Nell’immaginario collettivo, la montagna “è stata” un luogo vissuto, rispondente a caratteristiche forse stereotipate, ma peculiari ed “è” un luogo misterioso, elevato, selvaggio. Oggi la montagna antropizzata ha perso le sue caratteristiche, si è uniformata al sistema comunitario “globale”, a causa del turismo di massa, per l’intervento della tecnologia e anche per via del logorante abbandono da parte dei montanari, dei propri codici, della specifica cultura materiale, dell’atavico rapporto con la natura.
    Questa mostra inedita, che nasce grazie al contributo di diverse realtà locali (Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Parco Nazionale Val Grande, CAI Vigezzo, Collezione Poscio, Fondazione Rossetti Valentini, Fondazione Ciolina) e di tante persone che con generosità e spirito di collaborazione hanno concesso opere, oggetti, tempo, idee vuole essere un racconto per immagini di antropologia culturale della terra di Vigezzo.

    Terra nel senso più ampio: dimora di chi vive e produce nel mondo “alto”, fatto di curve, cime, salite e discese, di odori, di abitanti selvaggi nei boschi e abitanti addomesticati nei luoghi antropizzati; di oggetti e strumenti funzionali alla sopravvivenza, ma anche all’esercizio della creatività, al fine di riscoprire, oltre al patrimonio tangibile della montagna, il suo valore emblematico e trascendente, perché la montagna possa presentarsi come dimensione alternativa del vivere, che affascina e cattura. Soprattutto, è la narrazione dei diversi punti di vista dai quali possiamo guardare la montagna: l’estasi davanti alla sua bellezza, il rispetto per la sua potenza e solennità, lo sforzo del dinamico adattamento tra l’uomo, la natura, le bestie.

    Monica Mattei, curatrice della mostra e responsabile dell'ufficio cultura del Comune di Santa Maria Maggiore

    Il fil rouge del percorso espositivo è rappresentato dai quadri dei pittori vigezzini di ieri e di oggi, artisti che sublimano, attraverso le loro opere, le fatiche, la quotidianità, la paura, il dolore, l’incanto dell’esistenza in montagna. La montagna dipinta o raffigurata sulle tele vigezzine è a volte uno spazio interiore fatto di bisogni appagati solo attraverso il suo raggiungimento in parete e sui sentieri o tramite la contemplazione estatica, altre volte è un luogo fisico in cui si esprimono esperienze sociali e culturali specifiche, un modo per documentare la realtà, un’importante traccia etnografica.
    Il progetto espositivo accenna poi ad ulteriori peculiarità della vita di montagna: i prodotti della terra, il rapporto con i Santi protettori, la simbolizzazione di alcuni oggetti che identificano in modo immediato il mondo da cui provengono. Infine, il continuo slittamento della montagna tra la sua dimensione fisica e quella immateriale è espresso in un video con finalità didattiche e nell’allestimento di una sala completamente dedicata al maestoso cervo.

    La mostra viene proposta non a caso nel 2024, anno in cui le montagne della vallata ossolana sono protagoniste di eventi, conferenze, mostre organizzate per festeggiare il cinquantesimo compleanno della sezione vigezzina del Club Alpino Italiano. Un'esposizione che nasce con l'intento di celebrare l'autentica storia di questa porzione alpina, ma che si pone anche l'obiettivo di innescare un significativo cambiamento nel rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda, in un’ottica di consapevolezza e rispetto.

    La mostra Montagna: persone e cose dell'ALTO mondo, inaugurata sabato 6 luglio alle ore 18, da sabato 14 settembre a domenica 8 dicembre sarà visitabile nei fine settimana e in occasioni speciali, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.

    Ingresso a contribuzione responsabile.