Da venerdì 18 a venerdì 25 agosto 2023 (con una gustosa anteprima giovedì 17 agosto) torna Sentieri e Pensieri, il festival letterario giunto al’undicesima edizione, organizzato dal Comune di Santa Maria Maggiore sotto la Direzione Artistica di Bruno Gambarotta.
Oltre 25 ospiti, accompagnati da spalle e moderatori, calcheranno il palco posizionato come sempre nell’incantevole Parco di Villa Antonia. Molti i temi che si affronteranno nella nuova edizione della rassegna organizzata, sostenuta e fortemente voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore: dalla scienza ai diritti umani, dall’economia alla cultura, fino a toccare i generi letterari più amati; non mancheranno due spettacoli di grande valore civile e un’ampia sezione di incontri per tutta la famiglia con autori amatissimi.
Per il quarto anno consecutivo la sede principale rimarrà l’incantevole cornice del Parco di Villa Antonia, in caso di maltempo le presentazioni si terranno presso il Teatro Comunale. Gli appuntamenti sono tutti ad ingresso gratuito.
***ATTENZIONE, ORARIO DI INIZIO SLITTATO ALLE ORE 18.30***
Ad inaugurare l’undicesima edizione di Sentieri e Pensieri, venerdì 18 agosto alle ore 18.30, è la giornalista Carmen Lasorella, che, in dialogo con la giornalista Manuela Borraccino, presenta il suo primo romanzo Vera e gli schiavi del terzo millennio, edito da Marietti1820.
L’appuntamento inaugurale di Sentieri e Pensieri vedrà sul palco Carmen Lasorella, giornalista, anchor-woman al Tg2, cronista di guerra, autrice di reportage, conduttrice di programmi di successo in radio e tv per le reti Rai. Opinionista e saggista, ha raccontato le principali crisi internazionali a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Nel suo recentissimo romanzo Vera e gli schiavi del terzo millennio (Marietti1820) in primo piano c’è una donna, il suo mondo e il calvario dei migranti, vulnerabili e invisibili nella loro umanità: un libro che il lettore sentirà con i cinque sensi, tra pensieri ed emozioni contrastanti.
Posti limitati. Prenotazione del posto fortemente consigliata.
Prenota qui entro le ore 10 di venerdì 18 agosto.
CARMEN LASORELLA
Prima giornalista italiana a ricoprire il ruolo di inviata di guerra per la tv, anchor-woman, autrice di reportage, conduttrice di programmi di successo in radio e in tv per le reti Rai, opinionista e saggista, ha raccontato le principali crisi internazionali a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Corrispondente da Berlino e direttrice generale della Tv di San Marino, presidente di Rai net. Ha diretto un master alla Link University sulle migrazioni forzate, le tutele internazionali, gli “hate speech” nell’anno accademico 2017/2018.
Carmen Lasorella il 7 giugno scorso ha ricevuto a Roma il Premio Margutta – La Via delle Arti nella Sezione “Premio alla Carriera”.
VERA E GLI SCHIAVI DEL TERZO MILLENIO
Alla voce della protagonista, Vera, un’attivista per i diritti umani di sessant’anni, si affianca la voce narrante della sua amica-segretaria assistente. Diverse per generazione e cultura, l’una è cresciuta in un ambiente colto e aperto, educata alla bellezza delle arti, ma soprattutto al valore della dignità e al gusto del sapere; l’altra, che non ha avuto le stesse possibilità, e non le somiglia neanche per tempra, a poco a poco, standole a fianco, s’incanta dinanzi a un mondo che non conosce.
Vera da un paio d’anni è alla guida di un consorzio che fa parte di una grossa organizzazione internazionale che lavora a favore dei migranti e intuisce l’esistenza di gravi irregolarità; la struttura è infatti collusa con le mafie. Deve ritrovare l’energia, che aveva perduto, per indagare e contrastare un’organizzazione senza scrupoli, dotata di potenti mezzi informatici.
Non si era mai posta il problema di adeguarsi agli ambienti o alle persone che incontrava. Tirava dritto, rimanendo libera. Era il suo modo per essere diversa. Un modo di vivere che le aveva procurato tante inimicizie, pur garantendole, tuttavia, il rispetto, che continuava a circondarla. Nonostante il mondo intorno fosse cambiato, lei dava tutto o niente a prescindere e rimaneva sé stessa.
È un romanzo che senti con i cinque sensi. Fa pensare, ma emoziona. Vive sentimenti e diritti nell’era informatica. In primo piano, una donna, il suo mondo e il calvario dei migranti, vulnerabili e invisibili nella loro umanità. La trama è avvincente. Si moltiplicano le voci, si avvicendano le generazioni, ci sono alleati e nemici a latitudini diverse, si intersecano complicità e narrazioni distorte. Arriverà la verità? L’epilogo sarà travolgente, anzi, più che un epilogo un nuovo inizio, nel segno dell’amore.