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La storia dell’Acqua di Colonia

Ancora oggi sono in molti ad abbinare il nome del profumo più celebre – e anche il più antico – al mondo alla città tedesca, e non potrebbe essere altrimenti. Pochi però sanno che l’Acqua di Colonia racconta una storia in realtà decisamente italiana.

Una storia incredibile, che prende avvio alla fine del 1600, grazie alla geniale invenzione di Giovanni Paolo Feminis, originario della piccola frazione di Crana, e si chiude ai giorni nostri con l’apertura della Casa del Profumo a Santa Maria Maggiore.

La si conosce come Acqua di Colonia solo perché è a Colonia che si stabilì l’inventore, e in quella città ha sede l’azienda fondata nel 1709 alla quale ancora oggi è affidata la produzione. Per il resto, l’origine di uno dei profumi più famosi del mondo è tutta vigezzina.

Sono entrambi originari della splendida Valle Vigezzo:
Giovanni Paolo Feminis, ideatore della formula originale,
e Giovanni Maria Farina, che ne curò la commercializzazione.

Giovanni Paolo Feminis, inventore dell'Acqua do Colonia - Casa del Profumo, Santa Maria Maggiore (VB)
Giovanni Maria Farina, commercializzò per primo l'Acqua do Colonia - Casa del Profumo, Santa Maria Maggiore (VB)

Giovanni Paolo Feminis (1660-1736) lasciò giovanissimo la sua terra d’origine, come molti altri valligiani, per cercare un lavoro in Germania. Qui si concentrò nella preparazione di infusi lenitivi ed erboristici, aprendo una distilleria e vendendo localmente, fra gli altri preparati medicinali, una straordinaria Aqua mirabilis, la futura Acqua di Colonia, che nel 1727 fu riconosciuta per le sue qualità terapeutiche.

Giovanni Maria Farina (1685-1766), parente alla lontana di Feminis, è colui che diede risonanza, commercialmente parlando, a questa invenzione, ancora poco conosciuta e nata solo con scopi medicamentosi. Con uno straordinario intuito imprenditoriale il giovane Farina raggiunse in breve tempo altissimi livelli di diffusione con il marchio “Aqua admirabilis”.

Il mio profumo è come un mattino italiano di primavera dopo la pioggia: ricorda le arance, i limoni, i pompelmi, i bergamotti, i cedri, i fiori e le erbe aromatiche della mia terra.
Mi rinfresca e stimola sensi e fantasia.

(Giovanni Maria Farina, 1708)

Da qui inizia la strada costellata di successi, che hanno reso la futura Acqua di Colonia uno dei profumi più richiesti al mondo, anche da sovrani e personaggi illustri come Goethe, Voltaire, la regina Vittoria e Napoleone Bonaparte. Le essenze che la compongono, circa una trentina, profumano di bergamotto, la base principale, e poi limone, fiori d’arancio, rosmarino, lavanda… Le stesse essenze che sono oggi presenti nel delizioso giardino della Casa del Profumo, a Santa Maria Maggiore.